La Commissione europea annuncia l’avvio di due indagini antitrust su Apple, una per pratiche anticompetitive riguardano il negozio digitale App Store, l’altra sul sistema di pagamenti digitali Apple Pay. Con la crescita esplosiva di Apple in corso da anni e la presenza massiccia in settori chiave della tecnologia in tutto il mondo, è aumentata anche l’attenzione delle autorità antitrust sulla multinazionale di Cupertino in numerosi paesi del globo.
Per questa ragione l’annuncio che la Commissione europea avvia due indagini antitrust su Apple non coglie di sorpresa, anzi. La mossa dell’Europa era nell’aria da almeno un anno, più precisamente da quando Spotify ha presentato una lettera di denuncia contro Apple per pratiche anticompetitive su App Store. Da questa denuncia la Commissione europea ha proceduto raccogliendo dati di mercato, ascoltando altri sviluppatori e in generale con indagini non formali.
Il possibile avvio di una indagine formale è diventato più concreto con un’altra lettera di denuncia contro Apple, questa volta proveniente da Kaspersky, sempre riguardante le policy di App Store. Sempre rimanendo nell’eurozona forse coglie più di sorpresa la seconda indagine su Apple Pay, ma il sistema di pagamenti digitali di Cupertino è già stato sotto osservazione in altri paesi, tra cui Australia, Svizzera e altri ancora. Ma fin dal 2019 anche in Europa erano già emersi chiari segnali in questo senso.
Secondo quanto riporta Wall Street Journal la Commissione europea indaga su Apple Pay perché è l’unico sistema di pagamento autorizzato a sfruttare la tecnologia per pagamenti digitali contactless di iPhone. Nel momento in cui scriviamo non sono state comunicate le tempistiche delle due indagini antitrust, in ogni caso si tratta di procedure lunghe e complesse che possono richiedere anche diversi anni.
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