Le case automobilistiche cinesi (e non solo quelle) si “ispirano” spesso ai brand occidentali, un fenomeno noto e conosciuto anche nel settore dell’informatica e della telefonia, con numerosi machi che cercano di scimmiottare Apple e altri nomi noti. La cinese Xpeng ora è arrivata a un nuovo livello di, clonando non solo le auto di Tesla ma persino il sito web, punto per punto, foto per foto, dicitura per dicitura. Cambia il nome dei veicoli ma le descrizioni sono esattamente negli stessi punti, sullo stesso tipo di sfondo, con lo stesso font.
Ciò che sorprende, riferisce il sito TheNextWeb, è che Tesla e Xpeng, combattono da tempo sul fronte dei veicoli. Xiaopeng Motors è un’ambiziosa casa automobilistica cinese fondata nel 2014 e specializzata nelle auto elettriche, sostenuta da investitori come il fondatore di Xiaomi, dal gigante dell’e-commerce Alibaba e da Foxconn. Tesla ha accusato in varie occasioni Xpeng di furti relativi ai sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), che Tesla chiama Autopilot e Xpeng chiama Xpilot.
Nel 2019 Tesla ha avviato procedimenti legali contro l’azienda cinese affermando che quest’ultima avrebbe rubato parti del codice sorgente dell’Autopilot; il caso coinvolge Guangzhi Cao, ex ingegnere di Tesla che ora lavora per Xpeng. Nella causa Tesla sostiene che Cao ha scaricato il codice sorgente dell’Autopilot rivendendo tutto a Xpeng non appena ha cominciato a lavorare per loro. L’ingegnere cinese nega, afferma di non avere scaricato nulla ma di avere cancellato il codice sorgente dai sui computer prima di cominciare a lavorare per l’azienda cinese.
Tesla insiste e riferisce di avere individuato eccessive similitudini nel nuovo software creato da Cao, evidenziando legami con un caso che riguarda un ex dipendente di Apple accusato anche questo di aver sottratto tecnologie per l’auto a guida autonoma da vendere ai cinesi.