Molti smartphone odierni offrono sia una bobina interna per la ricarica rapida senza fili sia la ricarica rapida adattiva via cavo: una caratteristica che permette alla batteria di ricaricarsi molto più velocemente che in passato.
Vari produttori di smartphone ma anche di laptop, cavi e caricabatteria fanno riferimento alla tecnologia di “ricarica rapida”, un termine viene utilizzato frequentemente per la commercializzazione di caricabatterie e dispositivi in grado di ricaricare più velocemente rispetto allo standard di ricarica attuale (5 W). Sebbene vi siano diverse tecnologie che consentono queste elevate velocità di ricarica, non vi è ancora una terminologia standard su tale argomento. Oltre a questa mancanza di conformità, è bene sapere che, nonostante molti produttori vantino elevate velocità di ricarica per i loro prodotti, la ricarica fornita potrebbe essere semplicemente quella standard di 5 W.
La Cina pensa ad uno standard di riferimento unico, e allo scopo è nato un consorzio denominato “Guangdong Terminal Fast-Charging Industry Association”. Lanciato all’inizio del 2021, il consorzio in questione mira a “coordinare e integrare le risorse industriali per promuovere la standardizzazione” della ricarica rapida, spiega GizChina, spiegando che l’obiettivo è anche quello di contribuire alla sua adozione e diffusione.
L’iniziativa, come accennato, è partita un anno addietro e vanta ora diversi big tra i suoi membri, inclusi big quali Huawei, Xiaomi, Oppo, Vivo e Honor. L’emergere di uno standard dovrebbe essere un vantaggio per gli utenti e contribuire a ridurre l’impatto ecologico di caricatori con tecnologie simili ma differenti.
Gli elementi di base della ricarica sono amperaggio, voltaggio e watt. L’amperaggio (o corrente) è la quantità di elettricità che fluisce dalla batteria al telefono o a un altro dispositivo connesso. Il voltaggio è la velocità o la forza della corrente. I watt si ottengono moltiplicando amperaggio e voltaggio. Un paragone frequente è quello del tubo per annaffiare: l’amperaggio (o corrente) è il diametro del tubo, il voltaggio è la pressione dell’acqua e i watt sono la quantità d’acqua che esce dal tubo.
La proliferazione di tecnologie di ricarica diverse comporta problemi di compatibilità e alcuni caricabatterie veloci forniscono potenze diverse a seconda dei modelli di telefono. La standardizzazione dovrebbe consentire agli utenti di conservare gli accessori (cavi e powerbank) più a lungo anche quando si cambia telefono e, in definitiva, ridurre i rifiuti elettronici e gli sprechi energetici. Resta da vedere se e quanto lo standard di riferimento verrà effettivamente adottato: per il momento non è indicata alcuna data, nessun impegno preciso e nessun riferimento allo standard da adottare.
Apple supporta la ricarica veloce con gli iPhone 8 e modelli successivi: sfruttando alimentatori USB-C Apple da 18 W, 20 W,2 29 W, 30 W, 61 W, 87 W o 96 W, oppure USB-C di terze parti equivalenti che supportano la tecnologia USB PD (USB Power Delivery) è possiible ricare l’iPhone fino al 50% della capacità della batteria in circa 30 minuti.