Agenti dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) hanno sequestrato le sale eSport e Lan in Italia a seguito di un esposto presentato dal titolare della società Led S.r.l Sergio Milesi, che accusa i locali dove ci si sfida con videogiochi online di concorrenza sleale nei confronti delle sale giochi tradizionali.
In un filmato su Instagram dell’eSportPalace di Bergamo, si evidenziano i sigilli messi dagli agenti ai vari computer e uno dei responsabili spiega: “La sala lan di eSport Palace e tutte le sale lan di tutta Italia centri di simulazione non esistono più”. E ancora: “Per la segnalazione di questo imprenditore che è stata fatta all’Agenzia delle Dogane di Stato e i monopoli, tutti i PC game che trovate in giro da qualsiasi parte, per loro non sono legali. Né i simulatori, né se andate alla Apple e provate i giochini che ci sono sul pc, non potete, se andate da Mediaworld, non potete, non potrà più nessuno ragazzo. Fiere, non esisteranno più, Milano Games Week, Lucca Comics, perché per lo Stato queste cose qui da oggi sono illegali. Come vedete, ragazzi, l’Agenzia dei Monopoli di Stato ci ha etichettato, sigillato e sequestrato tutti i pc della sala Lan. Intendo tutto, non possiamo toccare nulla fino a quando non verrà dissequestrata la roba, spero molto presto ovviamente. Pc, periferiche, simulatori di guida, tutto ragazzi, tutto fermo per non si sa quanto purtroppo. Fino a quando non si risolverà la cosa, sopra non ci saranno più i video con i kid, nessuno potrà venire a giocare, ma in tutta Italia, non solo da noi. Stanno andando in tutte le sale. Came dovrà trovare un altro lavoro purtroppo, perché lui gestiva la sala lan, ma se non c’è la sala Lan. Siccome è una vergogna ragazzi, vi chiedo di condividere questo video il più possibile. Noi continueremo a fare contenuti, ma purtroppo le sale lan, le fiere, Games Week, Lucca Comics, tutte queste probabilmente, per lo Stato italiano, per colpa loro, non le vedrete più. Ciao ragazzi».
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L’accusa rivolta a queste cosiddette sale LAN è di far pagare per titoli che in teoria dovrebbero essere venduti per essere giocati a casa, facendo a loro dire concorrenza sleale alle sale giochi che pagano licenze e omologazioni, in base ai regolamenti che disciplinano «apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro».
Fino a quando non sarà fatta chiarezza le sale in questione rimarranno chiuse (con i PC sigillati) e il provvedimento potrebbe riguardare anche settori e non solo quelli specializzati nel gaming.
Gli appassionati di esport (o e-sport) in Italia sono numerosi, registrano una forte crescita di interesse da parte di spettatori e in questo ambito c’è tutto un ecosistema in continua crescita costituito da campionati, brand ed editori di primo piano.