Alternativamente al progetto di Google per digitalizzare tutti i libri, c’è un movimento neanche troppo sotterraneo che cerca di fare la stessa cosa però preservando l’identità e individualità dei differenti luoghi. A giocare una carta significativa è la British Library, che ha creato una applicazione studiata appositamente per visualizzare i volumi ottocenteschi contenuti nelle collezioni dell’istituzione britannica che si chiama: “British Library 19th Century“.
L’applicazione è gratuita ancora per qualche mese, intanto che si ottimizzano le risorse e si tolgono i bug all’archivio dei testi. In realtà, perfettamente fruibili già adesso e con volumi di notevole interesse (tutti ovviamente in inglese) nelle varie aree come quella di storia europea, asiatica, dei viaggi. Poi, alla fine dell’estate, l’istituzione vuole mettere l’app a pagamento, in modo che le versioni scannerizzate con grande perizia dei testi presenti possano essere arricchite di nuovi volumi e contestualmente si possa procedere alla preservazione di quelle già esistenti.
Lo scopo è anche quello di allargare la possibilità di accesso a queste edizioni rare di libri già noti o addirittura edizioni uniche di libri altrimenti irreperibili. All’interno dei libri sono disponibili anche tutti i materiali aggiuntivi contenuti nelle singole edizioni, come cartine e fotografie (che solitamente non compaiono nelle edizioni in eBook dei testi). L’applicazione è stata creata con la collaborazione di Bibliolabs, creata da Mitchell Davis. Secondo gli sviluppatori, solo un oggetto come iPad permette di ricreare l’intimità con il testo che si ha nella gestione dello stesso su carta, mentre la naturalezza dell’interfaccia permette di avere una esperienza superiore a quella ottenibile via web con javascript e pdf inglobati nel web. In futuro è previsto che possa essere realizzata anche una versione per Android.
British Library 19th Century si scarica gratis da qui