Con la rapida ascesa dell’intelligenza artificiale AI, il modo di concepire il lavoro sta cambiando radicalmente. Negli ultimi mesi, Bill Gates, cofondatore di Microsoft, ha offerto numerosi spunti interessanti sull’impatto che l’IA avrà sul futuro del lavoro.
Durante un’intervista esclusiva rilasciata a The Indian Express, il miliardario filantropo ha spiegato che il lavoro non è parte della natura dell’uomo, piuttosto una conseguenza nata come risposta a bisogni concreti. C’era bisogno di qualcuno che coltivasse i campi, di qualcuno che guidasse i camion. In sostanza, è l’intelligenza umana ad aver reso possibile l’organizzazione e l’erogazione di una vasta gamma di servizi.
Gates sostiene che man man che la necessità di lavorare diminuisce, si aprirà la strada a maggior tempo libero e a nuove forme di impiego. La sua visione prevede che, una volta superata la sfida di adattare la mente a questa nuova realtà, la società potrà raggiungere livelli di produzione, approvvigionamento alimentare e consulenza medica tali da ridurre l’obbligo di lavorare come oggi.

Il miliardario ha inoltre spiegato che l’AI non costringerà le persone a lavorare intensamente, ma offrirà la possibilità di decidere quali compiti affidare alle macchine e quali mantenere per sé. Tuttavia, ha ammesso che per una generazione cresciuta in un contesto di necessità lavorativa, abituarsi a questa nuova realtà potrebbe rivelarsi un percorso difficile.
Le previsioni di Gates, per quanto inquietanti, suggeriscono un futuro in cui l’automazione potrà sostituire gran parte delle mansioni attualmente svolte dagli esseri umani. Ha persino ipotizzato che solo tre professioni – biologi, esperti energetici e programmatori – potrebbero resistere a questa rivoluzione, a causa della loro complessità intrinseca.
Il settore della programmazione, infatti, è spesso considerato il primo ad essere automatizzato, tanto che persino il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha espresso l’idea che il coding possa essere destinato a scomparire grazie all’AI.

In aggiunta, dirigenti del mondo della tecnologia, come Marc Benioff di Salesforce e Mark Zuckerberg, stanno valutando possibili ristrutturazioni nelle loro aziende, con un maggiore investimento nell’assunzione di ingegneri specializzati in intelligenza artificiale.
Secondo Gates, l’adozione diffusa dell’AI potrebbe persino ridurre la settimana lavorativa a soli due giorni entro un decennio, aprendo così nuove opportunità e sfide per il futuro del lavoro. Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili a partire da questa pagina di macitynet