Sganciarsi da Intel e dai processori con architettura X86 per diventare completamente autonoma e introdurre novità e funzioni che i computer concorrenti non possono avere: il piano di Cupertino per introdurre Mac con processori ARM di Apple è anticipato ormai da anni. La stessa Intel riteneva che il passaggio ai processori di Cupertino sarebbe avvenuto quest’anno. Solo a ottobre del 2019 Ming Chi Kuo indicava l’arrivo di questa macchina entro il 2020, ma ora l’attendibile analista corregge il tiro posticipandolo genericamente entro la prima metà del 2021.
Da almeno due generazioni i processori Apple AX vengono indicati come in grado di erogare prestazioni paragonabili agli intel Core i5 e in alcuni casi agli Intel Core i7 di Intel. Naturalmente il livello delle prestazioni non è l’unico nodo della questione perché con il cambio di architettura occorre una migrazione totale del sistema operativo e del parco software.Ma anche su questo versante Apple si sta già attrezzando da tempo. Secondo Kuo l’arrivo di un Mac con processore ARM di Apple permetterà finalmente a Cupertino non solo di sganciarsi da Intel, che ormai da tempo ha subito ritardi nell’introduzione di nuovi modelli e nel passaggio a tecnologie di costruzione più miniaturizzate, ma permetterà finalmente ad Apple anche di unificare il parco software di tutti i suoi dispositivi: iPhone, iPad e Mac.
Sembra che il primo processore ARM di Apple in arrivo su Mac sarà realizzato con processo a 5 nanometri, questo per un ingente balzo negli investimenti di Cupertino per ricerca, sviluppo e produzione su questa tecnologia, come segnala MacRumors. Una accelerazione impressa per affrontare le conseguenze di Coronavirus in Cina. Stessa tecnologia di produzione che Cupertino impiegherà anche per i processori Apple A14 che vedremo sugli iPhone 12 e il nuovo iPad Pro 2020 con schermo mini LED atteso entro la fine di quest’anno.
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