Seagate sta lavorando su una piattaforma denominata Kinetic Open Storage (KOS), studiata per consentire ai data center di migliorare la modalità di gestione dello storage permettendo al sistema di memorizzazione stesso di occuparsi di vari compiti specifici. Il meccanismo prevede l’utilizzo dell’Ethernet come unica modalità di connessione: non un meccanismo di conversione da SATA a Ethernet ma un controller Ethernet integrato direttamente nel drive. Anziché sfruttare un filesystem proprietario a livello di sistema operativo, i dati sono gestiti sfruttando un meccanismo di chiavi e valori serializzati con i Protocol Buffers di Google, formato d’interscambio per serializzare in maniera estensibile, strutture dati da utilizzare in protocolli di comunicazione, archiviazione di dati e altro.
Tra i vantaggi di questa impostazione, Seagate evidenzia l’eliminazione di problematiche tipiche dei sistemi operativi, la possibilità di migrare velocemente i dati tra drive, funzionalità di cifratura operative anche con i drive a riposo, la possibilità di sfruttare rack a densità elevata, il consumo inferiore di energia per unità di storage, quella di sfruttare strutture di trasporto dati esistenti nei data center (Ethernet) e la possibilità di sganciarsi dalle unità di calcolo.
Stando a quanto ha dichiarato David Chernicoff a ZDNet, le performance della velocità di scrittura possono essere incrementate fino al 400%. Idem per qualsiasi operazione di manipolazione come ad esempio la copia o lo spostamento dei dati da un disco a un altro. Il carico di lavoro può essere spostato sulle unità disco, senza impegnare sistemi operativi.
La tecnologia presenta ad ogni modo anche degli svantaggi: qualunque software che in qualche modo interagisce con il file system deve essere riscritto in modo per sfruttare il KOS, e anche se i tool dedicati (API e simulatori) saranno offerti gratuitamente, i costi di sviluppo potrebbero essere tutt’altro che marginali. In alcuni casi i data center potrebbero scegliere questa strada poiché i vantaggi e il superamento di molti colli di bottiglia attuale sono molti. I data center dovranno valutare se è più conveniente investire in questo potenziale sistema o in hardware aggiunto specifico per ambienti cloud; Microsoft nel frattempo offre in Windows Server nuove funzionalità di storage, specifiche per questi ambienti; Windows Server 2012 R2 è un ambiente molto più cloud-oriented rispetto a prima.