Come già illustrato nella recensione della versione precedente quest’applicazione si avvale della semplicità del drag and drop e dall’intuitiva interfaccia grafica, per creare sigle televisive, effetti 3d al testo ed animazioni in tempo reale.
Tra le caratteristiche principali della versione 1.5.0 c’è la possibilità di muovere un oggetto seguendo un tracciato tridimensionale (basato su linee di bezier).
– la possibilità di attribuire una sfumatura allo sfondo, o di renderlo trasparente, per poterlo mantenere anche nell’esportazione verso filmati QuickTime, o nelle immagini singole (tiff o png).
– il volume in riproduzione (senza essere alterato quello proprio del filmato), può essere regolato, in modo da variare l’audio solo durante il playback.
– Viste Multiple: permette di vedere simultaneamente 4 viste sullo stage,(di lavoro, nelle proiezioni ortogonali, composito…), selezionando individualmente la presenza o meno delle griglie, o se visualizzarle in wireframe dei poligoni, ruotare e zoomare le diverse viste…
– Spostamento della luce e della telecamera direttamente nello stage.
Queste sono solo alcune delle novità dell’ultima versione. Nei prossimi giorni torneremo sull’argomento, presentando uno sguardo più approfondito su questa interessante applicazione.
Nel frattempo chi desiderasse saperne qualche cosa in più, può dare uno sguardo al sito Kinemac dove é presente un’esaustiva galleria di esempi.
Kinemac costa 249 dollari. Chi possiede la versione precedente ha diritto all’aggiornamento gratuito, ed è Universal Binary, ovvero gira nativamente sia su macchine Apple PPC, che Intel.
Prima di comprare una licenza tramite Kagi, il team di Kinemac consiglia di provare la versione demo scaricabile direttamente dal sito.
[A cura di Iain Antony]