David Pogue sul New York Times l’ha paragonato al Commodore 64 come risoluzione e usabilità . Non è esattamente un bel complimento, visto che Jef Bezos l’aveva definito “l’iPod degli eBook”. Eppure, secondo quanto riportano i comunicati di Amazon, Kindle, il lettore di eBook con (ridotte) capacità multimediali sarebbe andato esaurito. Perlomeno, la prima mandata: Amazon non specifica se ne ha preparati in abbondanza oppure pochi.
La possibilità che abbia successo è tuttora sotto la lente critica di molti fra giornalisti e commentatori americani. Da due decenni viene riproposto in maniera ricorrente il sogno-mito di un apparecchio che consenta di leggere libri e giornali senza bisogno della carta. Una tecnologia, in questo come in altri casi basta sul cosiddetto “inchiostro digitale”, che sino a questo momento non ha sconfitto l’antichissima tecnologia cinese-tedesca della stampa su carta con caratteri mobili (aggiornata più di recente ai rulli delle moderne tipografie).
Anche Sony (e molti altri produttori giapponesi, senza però esportare i loro apparecchi fuori dal Giappone) da tempo hanno ricominciato a “spingere” le tecnologie basate su “inchiostro digitale”. E quasi tutti gli apparecchi telefonici e palmari in commercio hanno a disposizione dei reader per eBook che consentono di trasformare lo schermo di un Nokia, di un Palm, di un iPhone (con applicazione craccata o via web) in un lettore di libri e giornali digitali. Eppure, non decollano. Né quelle in bianco e nero (come Kindle), né quelle a colori. Neanche quelle, come Sony Reader o lo stesso Kindle, che con una batteria a stilo hanno autonomia per settimane e settimane di uso.
Se effettivamente come pare Kindle sta guadagnando velocità e si dimostrerà capace di resistere a questa prima fiammata, potrebbe essere una vera e propria rivoluzione: l’ufficio senza carta (quello che predicava Bill Gates negli anni Ottanta ma che non si è mai realizzato) diventerebbe la casa senza carta. Sarebbe la fine del “massacro” di alberi per la produzione di fogli da stampa, i costi industriali di interi settori si abbasserebbero del 70-80% (ad esempio il costo quotidiano dei giornali di produzione delle copie che vengono distribuite) e i benefici economici sarebbero rimarchevoli. Ma la tecnologia è adatta all’uso quotidiano delle persone? Vogliamo leggere i nostri libri e i nostri giornali su un display ad altissima risoluzione e basso consumo, come quello di Kindle? La risposta a questa domanda non viene dalle prime migliaia di “early adopters”, ma da un cambiamento di mercato al cui confronto i volumi di vendite dell’iPod sono una barzelletta. Per adesso, è troppo presto per dire.