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Kindle reader anche per Mac

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Amazon con Kindle gioca la carta della piattaforma. Il colosso del retail in rete di Seattle, infatti, ha piani davvero ambiziosi per quanto riguarda i libri e le riviste digitali. Ha capito che non basta vendere un apparecchietto basato su tecnologia E-Ink per sbancare il mercato, le potenzialità  sono molto maggiori.

Kindle è l’hardware a forma di tablet basato sulla tecnologia di inchiostro digitale e la connessione senza fili via rete telefonica (Cdma e adesso Gms/Umts) per visualizzare i libri nello standard proprietario di Amazon. Niente libri copiati da inserire nel Kindle, dunque, come felicemente hanno scoperto gli editori, da sempre timorosi di essere schiacciati dalla pirateria che fagociti i loro “preziosi” testi come ha fatto con la musica e i film.

Ma Kindle è anche il software che può essere installato negli iPhone appartenenti all’area geografica americana: solo l’App store statunitense, infatti, per decisione di Amazon contiene l’applicazione che consente di “vedere” i libri legati alla stessa casella digitale che viene associato al Kindle. Anche qui, si clicca, si compra in rete dal negozio di Amazon e si installa su Kindle-tablet o su Kindle iPhone.

Terzo passaggio, oltre allo sbarco di Kindle-Tablet in Europa e nel resto del mondo (ma solo per i libri degli editori americani e in inglese, quindi una estensione del negozio americano, non la creazione di negozi con contenuti in altre lingue), è quello della creazione della piattaforma vera e propria. Come si sta scoprendo, infatti, Amazon ha un piano molto più ambizioso: conquistare i personal computer.

Jeff Bezos, dunque, si lancia anche nella creazione dei software per Pc e soprattutto per Mac, che permetteranno di dare continuità  all’esperienza di lettura: dal fisso al portatile, dal Kindle all’iPhone e, a seguire, agli altri telefoni cellulari Android e altro.

Bezos, che BusinessWeek due anni fa aveva definito un “pazzo” perché stava investendo nel web 2.0 e nel Cloud computing (oggi Amazon è uno dei più grandi fornitori di cloud computing al mondo e solo quello è un business che fa invidia a Google, Ibm ed Hp), era stato considerato “completamente folle” dagli analisti per quanto riguardava il Kindle, considerato una sorta di “divertimento personale” per un imprenditore di successo che si poteva permettere di creare anche costosi e inutili giocattoli. Invece, Kindle si sta dimostrando uno degli strumenti più “caldi” nell’attuale guerra dei contenuti digitali, che per l’anno 2010 si annuncia completamente orientata ai libri, ai giornali e alle riviste.

L’annuncio della versione Mac viene da fonti interne ad Amazon e segue quello di una versione allo studio per Windows 7, appena arrivato sugli scaffali dei negozi. Inoltre, si rincorrono anche le voci sul fatto che Kindle-tablet, cioè l’apparecchio hardware, basato su una versione di Linux ad hoc, sia dotato di interprete Java e quindi già  pronto o quasi per accettare applicazioni di terze parti. Questo fatto, unito all’idea che Kindle abbia una sorta di rudimentale tastiera, apre la strada a molte, possibili interpretazioni di come potrebbe essere il futuro dei tablet ultra-leggeri e basati su inchiostro elettronico.

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