Gli Stati Uniti hanno ampliato le loro sanzioni, prendendo di mira società cinesi che vendono semiconduttori e anche la società russa Kaspersky, per presunti legami di quest’ultima con il governo di Mosca: secondo gli USA il veto contro Kaspersky è dovuto a motivi di sicurezza.
Poiché gli antivirus hanno accesso privilegiato al sistema, sono in grado di accedere a dati sensibili, ma questo vale in linea teorica per ogni antivirus. Gli americani temono che il governo russo sfrutti segretamente strumenti nascosti nei software di Karspersky, anche se quest’ultima società nega da anni qualsiasi vicinanza con il governo di Mosca.
Oltre alla vendita, saranno bloccati aggiornamenti software, con un periodo di grazia che permetterà di sfruttare l’antivirus fino al 29 settembre, per dare agli utenti il tempo di trovare una soluzione di ripiego.
Le accuse degli Stati Uniti nei confronti di Kaspersky non sono nuove: già dal 2017 le agenzie federali statunitensi avevano messo al bando il noto antivirus, indicato come una minaccia per la sicurezza interna.
Kaspersky respinge tutte le accuse
Lo sviluppatore ha replicato alle nuove accuse USA indicando come “infondate” le preoccupazioni che hanno portato alla messa al bando del loro software. “nonostante abbia reso disponibile un sistema con cui verificare la sicurezza dei prodotti Kaspersky in modo indipendente da terze parti affidabili, Kaspersky ritiene che il Dipartimento del Commercio abbia preso la sua decisione in base all’attuale clima geopolitico e a preoccupazioni di natura teorica anziché valutare in modo completo l’integrità dei prodotti e dei servizi Kaspersky”.
Secondo la Casa Bianca, il legame con la Russia rappresenta un fattore di rischio per la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni statunitensi. Kaspersky sottolinea ancora di non essere coinvolta in attività che minacciano la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e, di avere, «Contribuito in modo significativo con le sue segnalazioni e la sua protezione da una serie di minacce che hanno preso di mira gli interessi e gli alleati degli Stati Uniti”. Ancora, evidenzia che intende “perseguire tutte le opzioni legalmente disponibili per preservare le sue attuali operazioni e relazioni».
“Kaspersky è impegnata nella sua mission di costruire un futuro più sicuro proteggendo oltre un miliardo di dispositivi. Kaspersky fornisce prodotti e servizi all’avanguardia ai clienti di tutto il mondo per proteggerli da ogni tipo di minaccia informatica e ha ripetutamente dimostrato la propria indipendenza da qualsiasi governo.
Inoltre, Kaspersky ha implementato importanti misure di trasparenza, che non hanno eguali nel settore della cybersicurezza, per dimostrare il suo impegno costante verso l’integrità e l’affidabilità. La decisione del Dipartimento del Commercio non tiene conto delle prove”.
È di pochi giorni addietro la notizia che Apple non ha potuto offrire ricompensa a Kaspersky per la scoperta di alcune vulneraiblità: per non meglio precisate policy interne. Il problema è probabilmente legato all fatto che Kaspersky ha il quartier generale in Russia, e varie sanzioni imposte dal governo USA impediscono a Cupertino l’approvazione, il finanziamento o altre facilitazioni da parte di un soggetto statunitense di una transazione verso entità russe.
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