In occasione del Safer Internet Day (SID) del 6 febbraio – ricorrenza annuale istituita nel 2004 al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i bambini e i giovani di tutto il mondo – Kaspersky ha presentato il libro “L’Alfabeto della Cybersecurity di Kaspersky”.
Oggi la maggior parte dei bambini accede o possiede uno smartphone o un tablet, e l’età in cui iniziano a familiarizzare con il mondo digitale e la tecnologia continua ad abbassarsi. È quindi fondamentale che i genitori siano informati sulle ultime minacce alla sicurezza informatica che coinvolgono i più piccoli e che gli insegnino come evitare i potenziali pericoli.
Il lubnro (scaricabile gratuitamente da qui) approfondisce alcune delle principali tendenze della cybersecurity che i genitori dovrebbero conoscere e fornisce alcuni suggerimenti su come tutelare le attività online dei propri figli.
“L’Alfabeto della Cybersecurity” è presentato come sviluppato dagli esperti dell’azienda, e illustrato con i simpatici disegni della mascotte Midori, per aiutare i genitori a spiegare in modo semplice i concetti chiave della sicurezza IT. Sfogliando le pagine del libro, i bambini avranno l’opportunità di conoscere le nuove tecnologie, imparare le principali regole di sicurezza informatica e scopriranno come evitare le minacce online e riconosceranno i trucchi dei truffatori.
Dalla A di autenticazione fino alla Z di ZIP file passando dalla L di login e dalla O di oversharing, scoprire il significato dei principali concetti di sicurezza informatica diventa un gioco da ragazzi.
Secondo la ricerca “Tempi Digitali” realizzata da Save The Children, in Italia per il 58% dei bambini tra 6 e 10 anni e il 71% tra 11 e 14 i videogame sono il passatempo preferito, esponendoli a possibili attacchi da parte dei criminali informatici. Ad esempio, nel 2022, le soluzioni di sicurezza Kaspersky hanno rilevato più di 7 milioni di attacchi ai popolari giochi per bambini, con un aumento del 57% dei tentativi rispetto all’anno precedente.
Ciò che desta ancora più preoccupazione è che i bambini sempre più spesso comunicano con estranei sulle piattaforme di gioco. In alcuni giochi, le chat vocali e di testo non moderate costituiscono una parte significativa dell’esperienza e con un numero sempre maggiore di giovani online, i criminali possono instaurare virtualmente un rapporto di fiducia, attirandoli con regali o promesse di amicizia. Una volta ottenuta la fiducia, riescono a ottenere informazioni personali, invitandoli ad aprire un link di phishing, che scarica un file dannoso sul dispositivo travestito da mod di gioco per Minecraft o Fortnite. Le modalità di interazione nel mondo gaming sono sempre più numerose e includono le chat vocali e i giochi AR e VR. Sia la cybersicurezza che le minacce di natura sociale rimangono un problema importante e i genitori devono rimanere vigili sul comportamento dei figli, instaurando una comunicazione aperta e installando soluzioni di sicurezza affidabili sul dispositivo.
Oltre al gaming, anche il download delle app dagli store ufficiali può essere fonte di pericolo per i più piccoli: dal 2020 al 2022 i ricercatori hanno, infatti, stimato che sono state scaricate di 4,8 milioni di app infette, che iscrivevano gli utenti a loro insaputa a servizi a pagamento. Questi dati dimostrano la crescente tendenza da parte dei più giovani a cercare alternative alle app ufficiali se non sono disponibili nel proprio Paese, con il rischio di imbattersi nelle versioni dannose presenti anche negli app store ufficiali. Ecco perché è fondamentale che bambini e genitori comprendano i fondamenti della sicurezza informatica. Ad esempio, è importante prestare attenzione alle autorizzazioni richieste da un’applicazione al momento dell’installazione: una semplice calcolatrice non dovrebbe richiedere l’accesso alla posizione o all’elenco dei contatti.
Una corretta educazione digitale dei più piccoli diventa fondamentale man mano che i bambini crescono e sviluppano una maggiore consapevolezza di sé, inclusa quella del proprio spazio personale, della privacy e dei dati sensibili, sia offline che online. Per questo motivo i genitori devono essere in grado di discutere dell’esperienza online dei propri figli e dell’importanza delle app di parental control per la sicurezza online nel rispetto dello spazio personale del bambino. Ciò comporta la definizione di confini e aspettative chiare, discutendo con il bambino le ragioni dell’utilizzo dell’app.
“Abituare i più piccoli a essere critici e prudenti online è fondamentale. È compito dei genitori insegnare loro le basi della sicurezza informatica per non cadere nella trappola dei cyber criminali, come ad esempio quali sono le minacce possono verificarsi durante il gioco e come proteggere correttamente i dati personali. Favorire un dialogo aperto e non noioso è sicuramente una modalità ‘educativa’ efficace e il nostro libro “L’Alfabeto della Cybersecurity di Kaspersky” nasce con questo obiettivo: aiutare i genitori a spiegare in modo semplice e divertente i concetti di base della sicurezza informatica”, ha commentato Cesare D’Angelo, General Manager Italy & Mediterranean di Kaspersky.
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