Negli scorsi giorni Spotify ha denunciato Apple per pratiche anti competitive in Europa: ora Apple è accusata da Kaspersky Lab presso l’antitrust in Russia per le stesse ragioni.
Secondo lo sviluppatore specializzato in sicurezza informatica, Cupertino sfrutterebbe la sua posizione di proprietario di App Store e della piattaforma, oltre che di supervisore del negozio digitale di software, per impedire che società terze possano competere a pari condizioni con Cupertino.
Mentre per Spotify nel mirino ci sono la percentuale del 30% richiesto da Apple e la competizione nella musica in streaming, per Kaspersky Lab le accuse su Apple riguardano le funzioni Screen Time, in italiano Tempo di utilizzo, introdotte con iOS 12.
Kaspersky Lab Safe Kids, disponibile per circa 3 anni prima di iOS 12, offriva funzioni simili basate sul profilo utente, per monitorare navigazione web, utilizzo di app e tempo di utilizzo e in generale per altre funzioni legate al controllo parentale per minori e bambini sui dispositivi iOS.
Dopo il rilascio di iOS 12 con le funzioni Tempo di utilizzo, Apple ha modificato le regole per la pubblicazione di app su App Store. Kaspersky Lab dichiara che Cupertino ha richiesto di rimuovere alcune delle funzioni principali di Safe Kids dalle proprie app, in particolare il controllo delle app e anche il blocco di Safari.
Da qui le accuse: per Kaspersky Lab le modifiche alle linee guida di Apple avvenute dopo il rilascio di iOS 12 non sono casuali. Cupertino sfrutterebbe la sua posizione per impedire a terzi di competere alle stesse condizioni.
«Il cambiamento nella politica di Apple nei confronti della nostra app (così come verso ogni altro sviluppatore di software di controllo parentale), in particolare, è arrivato sulla scia della società di Cupertino che annunciava la propria funzione Screen Time come parte di iOS 12. Questa funzione consente agli utenti di monitorare la quantità di tempo che trascorrono utilizzando determinate app o determinati siti Web e impostare restrizioni temporali. È essenzialmente l’app di Apple per il controllo parentale».
Pur sottolineando la buona e proficua collaborazione con Apple, Kaspersky Lab teme che queste pratiche vadano a minare la competizione nel settore dei software per il controllo parentale, risultando in un monopolio che limita e danneggia le possibilità di scelta di utenti e consumatori.