Gli attacchi alle piattaforme mobile sono costantemente in crescita stando a quanto dichiara Kaspersky Lab. In un recente rapporto si evidenzia che gli attacchi non solo sono quadruplicati rispetto al passato ma anche che il 99.9% di questi nel primo trimestre del 2013 è stato individuato in dispositivi Android. Il tipo di attacco più comune è il virus tipo trojan, con il 63% delle infezioni totali. Nei mesi passati la società specializzata in sicurezza ha individuato oltre 20.000 varianti di malware: 12.044 a febbraio e altri 9.443 a marzo di quest’anno. Come cifra di paragone, lo scorso anno furono identificati in tutto 40.059 varianti di malware.
Le minacce che incombono su Android, hanno raggiunto un livello che ricorda gli attacchi specificatamente pensati per Windows e queste hanno abbondantemente superato quelle che avevano in passato target come l’ormai defunto Symbian. Google ha fatto alcuni passi tentando di arginare il problema rendendo il suo Play Store più sicuro, ma la società consente agli utenti di scaricare applicazioni da store non ufficiali, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti.
Altro fattore di pericolo per gli utenti Android è la loro inerzia nell’aggiornare il sistema operativo. Molti utenti utilizzano versioni datate di Android, la maggiorparte di quali release 2.x e 3.x. Pochi (meno del 10%) dei dispositivi Google sfruttano le più recenti versioni 4.x del sistema. Complice di quest’ultimo problema sono spesso è anche gli operatori telefonici, responsabili in molti casi dei mancati aggiornamenti. Anche quando gli aggiornamenti sono disponibili, questi sono rilasciati settimane e persino mesi dopo che Google ha risolto problemi di sicurezza, permettendo a potenziali malfattori di sfruttare falle e vulnerabilità note.