Gli utenti di Kaspersky Anti-Virus 2011 for Mac riceveranno un update gratuito del noto antivirus in grado di identificare minacce per Windows, Linux e OS X. L’applicazione (ne abbiamo parlato dettagliatamente qui), integra l’engine Kaspersky di ultima generazione per il riconoscimento dei malware, un database aggiornato con le definizioni dei virus in costante evoluzione grazie al servizio di aggiornamento 24 ore su 24 via cloud, il riconoscimento euristico e l’integrazione con i servizi Kaspersky Security Network.
Grazie al riconoscimento euristico il software è in grado di analizzare il comportamento dei programmi per determinare se un software deve essere considerato o meno un malware. In pratica quest’approccio permette di rilevare e bloccare anche le nuove minacce non ancora catalogate e riconosciute tramite le firme digitali. Come abbiamo già avuto modo di scrivere qui, il numero di minacce esistenti e realmente pericolose per Mac OS X è molto basso in confronto ad altri sistemi operativi, così che l’utilizzo di un applicativo antivirus per la maggior parte degli utilizzatori “consumer” potrebbe essere superfluo. Diverso è il discorso per le aziende (non solo per la sicurezza e la legge sulla privacy, ma anche perché è prevista l’imputabilità di chi, anche in modo involontario, crea danni tangibili) e per chi condivide/scambia file con utenti PC, in particolare con utenti Windows, questi ultimi da anni target preferito degli “untori”. Se, infatti, è vero che utilizzando un Mac ricevendo via e-mail o leggendo da un supporto un file contenente un virus per Windows non avremo alcuna conseguenza, è altrettanto vero che se reindirizziamo quel messaggio o giriamo quel file ad un utente di un PC Windows possiamo comunque provocare seri problemi. Kaspersky con il suo antivirus si occupa anche di fare fronte a questa situazione: riconosce e blocca non solo i (per fortuna pochi) malware per Mac OS X esistenti, ma anche i tanti malware e virus per Windows che potrebbero essere contenuti in allegati e documenti vari che maneggiamo ogni giorno.
[A cura di Mauro Notarianni]