Non solo Jony Ive non sarebbe più coinvolto direttamente nel design dei prodotti ma potrebbe lasciare Apple. È questo in sintesi quanto sostiene Jason Snell, giornalista statunitense da anni specializzato nell’universo Apple, con una serie di dichiarazioni che non mancheranno di creare grande scalpore.
Snell riporta voci non meglio precisate secondo cui il ruolo di Jony Ive nel design dei prodotti è da tempo molto ridotto o addirittura del tutto azzerato, questo perché il chief design officer di Cupertino sarebbe concentrato sull’architettura. In sostanza Ive starebbe curando il nuovo Apple Campus 2 “astronave” in fase di completamento e anche l’architettura degli Apple Store, lavorando a stretto contatto con Angela Ahrendts.
Di più: il coinvolgimento di Jony Ive in queste mansioni sarebbe tale che Snell ipotizza che da qualche tempo a questa parte sarebbe proprio la Ahrendts il dirigente di Cupertino con cui Ive lavora fianco a fianco più assiduamente.
Purtroppo questo non è tutto. A livello decisionale il potere di Jony Ive è stato notevolmente accresciuto dopo la scomparsa di Steve Jobs: proprio per volere dello scomparso cofondatore di Apple, il designer ha potere di approvare o bocciare i futuri progetti e prodotti della Mela. Sempre secondo Snell, come riporta AppleInsider, progetti come l’Apple Watch in oro e la Apple Car, a suo dire voluti da Ive, non rientrano nel miglior interesse della multinazionale.
Snell fa riferimento a un’altra indiscrezione e anche a un prodotto reale di Apple per sostenere la sua tesi. Il drastico ridimensionamento del progetto Apple Car, su cui circolano voci ormai da mesi, anticiperebbe la prossima fuoriuscita di Jony Ive da Apple. Questo, sempre secondo la tesi del giornalista, sarebbe poi ulteriormente confermato dalla pubblicazione del libro Designed by Apple in California descritto come «Il canto del cigno» di Ive, una sorta di portfolio dei suoi progetti più importanti della sua carriera, prima di lasciare Cupertino.
Difficile classificare come indiscrezione o anticipazione quanto sostenuto da Jason Snell: certo è che le sue parole sono in grado di scatenare un imponente effetto a catena che, a partire da appassionati e addetti ai lavori, potrebbe persino arrivare a influire sulla quotazione delle azioni Apple, come accadeva negli ultimi anni di Steve Jobs al timone in base alle notizie relative alla sua salute.
Ma senza voler prevedere come verranno accolte queste dichiarazioni dagli operatori di borsa, occorre tenere presente che per il momento, in assenza di ulteriori indizi se non di prove, vanno accolte come semplici anche se preoccupanti indiscrezioni. Un possibile scenario alternativo è suggerito dallo stesso intervistatore: secondo John Gruber a questo punto il ruolo di Jony Ive in Apple «Potrebbe essere quello di guida spirituale».