Oltre che Chief Design Officer di Apple, Jonathan Ive sarà per i prossimi cinque anni Chancellor al Royal College of Art (RCA) di Londra. Da luglio occuperà il posto di James Dyson, il designer industriale inglese fondatore della compagnia omonima Dyson, conosciuto come inventore dell’aspirapolvere senza sacchetto.
La nuova posizione offrirà a Ive la possibilità di presiedere le riunioni tra i prestigiosi membri dell’istituto, e decidere direzioni che riguarderanno anche insegnanti e studenti.
Nel comunicato con l’annuncio si spiega che molti dei colleghi che lavorano con Ive provengono dall’università di Londra, l’unica istituzione al mondo interamente post-laurea, che concede diplomi di Master of Arts, Master of Philosophy e Doctor of Philosophy. Ive è arrivato in un momento cruciale dell’evoluzione dinamica della RCA. L’istituzione avrebbe intenzione di intensificare sforzi nel campo del cosiddetto settore STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) con attività formative mirate a far conoscere la scienza dei materiali, l’impatto della digital-economy, procedure avanzate di fabbricazione, la mobilità “intelligente”.
Apple's Sir Jony Ive to become RCA's new Chancellor from July. Read the full news story here: https://t.co/qlZsYhrZUN pic.twitter.com/CLcSpWX9aI
— Royal College of Art (@RCA) May 25, 2017
A nome di Ive sono registrati oltre 5.000 brevetti: nel 2009 ha ricevuto un dottorato honoris causa dalla RCA ed è stato insignito dell’onorificenza dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2006 e del titolo di Cavaliere Comandante (KBE) nel 2012. Tra i vari attestati a Ive sono stati conferiti titoli onorari dalle Università di Oxford e Cambridge. Nel 2012 la Design and Art Direction (D&AD), una organizzazione benefica britannica creata nel 1962 da un gruppo di importanti creativi londinesi, ha nominato Ive e il suo team come “Best Design Studio” degli ultimi 50 anni. Ive è in Apple dal 1996, responsabile di molti progetti della Mela come iPhone, iPod, iPad, MacBook e Apple Watch.
Intervistato per l’occasione da BBC Radio 4 ha spiegato che il Regno Unito deve aprire le porte ai talenti di tutto il mondo se vuole far prosperare le sue aziende tecnologiche, evidenziando che la Silicon Valley è diventata quello che è adesso grazie anche alla “enorme diversità culturale”.
«Il Regno Unito – ha detto Ive- ha una favolosa tradizione di scuola di design» ma deve diventare maggiormente un hub tecnologico, alla pari di quanto accade nella Silicon Valley, luogo con infrastrutture in grado di supportare con tecnologie e fondi le startup. «C’è l’impressione che il fallimento non è irreversibile, spesso le persone lavorano su un’idea e non c’è quel senso di stigmatizzazione che un’idea o forse un’azienda potrebbe non funzionare». Riferendosi sempre alla SIlicon Valley, ha spiegato «È orgogliosa della sua diversità», un modo di pensare che consente a persone di tutto il mondo con affinità simili di unire le forze e creare nuovi prodotti.
«Ritengo che in Apple siamo stati molto chiari su quanto sia importante avere un gruppo eterogeneo di talenti da assumere». Ive fa ovviamente riferimento a quanti vorrebbero mandare a casa talenti che lavorano a vario titolo in numerose aziende del mondo IT nel Regno Unito.