iOS 7 è ispirato a WebOs. Questa, almeno, è l’opinione di Jon Rubinstein, ex Apple, ex CEO di Palm, ex HP ed ora nel board di Amazon e Qualcomm. Rubinstein, che era stato il capo del gruppo hardware in Apple e poi responsabile dei progetti iPod, parla del nuovo sistema operativo in una intervista a FierceWireless
Secondo Rubinstein, sono diversi gli elementi che richiamano le tecnologie usate da WebOS e che sono migrate sotto forma di spunto o di funzioni vere e proprie in iOS 7: multitasking, notifiche, Synergy, schede multiple. Apple non sarebbe però l’unica protagonista del mercato ad avere volto lo sguardo al defunto OS di Palm. «C’è una lunga lista di cose che abbiamo fatto, che sono state adottate da loro ma anche da Microsoft e Android. I nostri aggiornamenti over-the-air sono alla base di un meccanismo è stato adottato da tutti». Secondo Rubinstein anche fuori dal mobile ci sono tracce delle idee di Pal, «Se si guardano le notifiche su Mac OS X, assomigliano proprio a quelle di webOS. Abbiamo fatto un sacco di cose che erano molto innovative», dice l’ex dirigente di Cupertino.
Quel che accade altrove offre a Rubinstein l’occasione di riflettere su quel che poteva essere e non è stato. La condanna a morte per webOs giunse per scelte commerciali poco fortunate. «Se tornassi non so se venderei a HP. Quella mossa è stata solo un spreco di potenzialità. Ma in quel momento non avevamo molta scelta».