John McAfee, fondatore dell’omonima azienda di antivirus ora proprietà di Intel, ha fatto una comparsata a sorpresa in una conferenza di hacker per dire la proprie opinione sull’utilizzo degli smartphone. Sui temi della privacy e della sicurezza, McAfee ha detto che gli smartphone stanno spiando i consumatori americani, che non si preoccupano di leggere accordi che le aziende impongono agli utenti. “La cosa migliore per la privacy sono i ‘telefoni stupidi’ – dice McAfee – Sto cestinando tutti i miei smartphone.”
McAfee non è certo la prima personalità a preoccuparsi della quantità di dati che vengono raccolti dalle grandi aziende attraverso il costante e quotidiano utilizzo degli smartphone da parte degli utenti, una preoccupazione che si è mostrata più che fondata a seguito del datagate, scandalo che ha sollevato numerose questioni riguardo la tutela della privacy online e che può essere considerato uno spartiacque in merito alle politiche sulle riservatezza delle aziende.
McAfee ha fondato anche il sito brownlist.com, per raccogliere le denunce contro le grandi aziende, oltre ad un’app per Android che tiene traccia delle autorizzazioni di privacy per varie applicazioni. Infine l’imprenditore britannico ha anche raccontato le su disavventure in Belize e in Guatemala, che l’hanno portata alla ribalta nelle cronache degli ultimi anni.