Il Dipartimento della Giustizia USA ha presentato una mozione per obbligare Apple ad assistere l’FBI sbloccando l’iPhone da un terrorista coinvolto negli attentati di San Bernardino. Intervistato da FOX Business Network, John McAfee, il controverso fondatore dell’azienda produttrice di antivirus che porta il suo nome, afferma che c’è un gigantesco equivoco in merito a ciò che il Federal Bureau of Investigation vuole da Apple.
“L’FBI non vuole che venga solo sbloccato l’iPhone” dice McAfee, “l’FBI vuole che Apple cambi il sistema operativo iOS integrando una backdoor per tutte le cifrature”. McAfee avverte che la creazione di una super chiave di servizio potrebbe finire nelle mani di hacker e nemici degli USA: “Non è mai esistita una backdoor che qualcuno è riuscito a mantenere segreta… i cinesi avranno la backdoor”. “Non dico che è importante proteggere la nostra privacy ma quello che voglio dire è che è più importante proteggere la nazione dai nostri nemici. Siamo alla vigilia di una cyberguerra”.
Qualche giorno addietro l’eccentrico sviluppatore aveva detto di essere in grado di decifrare il telefono che l’FBI non riesce a sbloccare, operazione per la quale è stata richiesta l’assistenza di Apple. “Lo faccio io gratis” aveva detto McAfee. “Se accetterete la mia proposta, non avrete bisogno di chiedere a Apple di introdurre una backdoor nei loro prodotti, evitando così la fine dell’America. Se non ci riusciremo, mangerò la mia scarpa in diretta tv da Neil Cavuto».