‘Con il lancio di MobileMe abbiamo sbagliato. Troppe cose da fare nello stesso momento. Dovevamo aspettare e lanciare il servizio per fasi’. Questo il mea culpa di Steve Jobs, una presa di coscienza che non è pubblica ma riportata in una ‘circolare’ interna che il Ceo di Cupertino usa quando ha qualche cosa di importante da dire ai suoi dipendenti.
Secondo quel che riferisce ArsTechnica, che ha messo le mani sul messaggio, Jobs avrebbe ammesso che il lancio di MobileMe non è stato rispondente ‘agli standard Apple’, questo principalmente per una mancanza di sufficiente sperimentazione della suite Internet. Un altro errore sarebbe stato il fatto di avere voluto presentare tutto il servizio in una sola volta; in pratica secondo Jobs si doveva procedere per gradi, prima con alcune funzioni e poi con altre. La situazione non era favorevole per un simile imponente sforzo: ‘avevamo già molto da fare: iPhone 3G, il software iPhone 2.0, l’App Store. Si poteva ritardare il lancio di MobileMe senza alcuna conseguenza. Quello che è successo – giunge Jobs – ha dimostrato che abbiamo ancora molto da imparare sui servizi Internet e lo faremo. La visione che sta dietro a MobileMe è in un tempo entusiasmante e ambiziosa. Seguiremo questa strada per fare di MobileMe quel servizio di cui essere fieri entro la fine dell’anno’.
Il compito di risistemare le cose e ripulire l’immagine di MobileMe, viene affidato ad Eddie Cue, volto noto del management di Cupertino. Cue gestisce tutti gli assetti di iTunes e ora sarà sua responsabilità l’intero sistema dei servizi Internet di Apple: lo store di musica e video, l’App Store e anche, appunto, MobileMe.