La gente non è interessata ad un modello di vendita di musica in abbonamento. Questo quanto continua a pensare anche oggi Steve Jobs. L’occasione per il Ceo di ribadire un concetto che ha già ripetuto varie volte è stata un intervista rilasciata all’agenzia di stampa Reuters a margine della conferenza si presentazione dei risultati fiscali di ieri.
‘Mai dire mai ‘ dice Jobs ‘ ma i clienti sembrano non essere interessati a questo modello di fruizione della musica on line. Fino ad oggi questa offerta a fallito di suscitare consensi. La gente vuole possedere la musica’.
La dichiarazione di Jobs giunge a pochi giorni distanza dall’inizio delle trattative con le case discografiche per il rinnovo dell’accordo per vendere canzoni su iTunes. In questa ottica appare essere proprio indirizzato alle controparti che, come noto, invece premono in quella direzione. Alcuni osservatori si erano anche detti convinti che Apple avrebbe ceduto alle richieste, allineandosi alla concorrenza che offre, appunto, formule in abbonamento, in cambio di altre concessioni, come quella sulla musica priva di Drm. Al momento però Jobs sembra non intenzionato a fare questo passo.
Per quanto riguarda, invece, la musica senza sistema di tutela dalla copia, Jobs appare molto fiducioso: ‘Abbiamo detto che entro la fine dell’anno avremo la metà delle canzoni su iTunes senza Drm e credo che ce la faremo. Molti di coloro che operano in questo settore sono molto attirati dai vantaggi che derivano dalla musica senza Drm e ora ci stanno pensando seriamente’.
Secondo alcuni analisti a mettere pressione sulle case discografiche sarebbe stato l’accordo che porterà da maggio la musica di Emi senza Drm su iTunes. Il patto stabilito tra Cupertino e la casa discografica inglese, infatti, ha aperto una falla nella diga eretta dai titolari dei diritti sui contenuti che ora vogliono capire se davvero è questa la formula per liberare definitivamente il potenziale del commercio di canzoni on line.