I problemi agli iMac da 27 pollici sono superati. La notizia, fino a pochi giorni semi-ufficiale, diventa ora ufficiale, anzi: ufficialissima. A confermare che i bug che avevano dato luogo a fenomeni come strisce gialle, microscatti, spegnimenti improvvisi, immagini distorte dei computer all in one è il più autorevole dei referenti: Steve Jobs. Il Ceo ha avuto occasione di rassicurare sulla soluzione della fastidiosa e per qualcuno anche frustrante catena di guai a carattere tecnico, nella sua personale rubrica di “corrispondenza con i lettori” fatta di risposte, spesso molto sintetiche ma non per questo meno utili, a messaggi che riceve via email.
Nel caso specifico, come riferisce 9to5 Mac, a scrivere a Jobs era stato Frode Ersfjord, utente insoddisfatto di un iMac. “Quando Apple inizierà a produrre iMac che siano credibilmente privi di tinte giallastre, barre grigie e infiltrazioni luminose dal pannello di retroilluminazione? Sono stufo di chiamare Apple Care. Non voglio una cosa perfetta ma solo mediamente decente”. “Il problema è alle spalle”, è stata la stringatissima ma esplicativa risposta di Jobs mandata usando un iPhone.
Il fatto che i problemi erano superati l’aveva ammesso a mezza bocca e sempre in maniera sintetica la stessa Apple alcuni giorni fa al sito Gizmodo. Conferme indirette erano poi arrivate da Apple Store dove gli iMac hanno progressivamente ridotto i tempi di consegna, fino a portarli recentemente a 24 ore.
La mail di Jobs e prima ancora le dichiarazioni di Apple rappresentano la certificazione, seppure, indiretta che gli iMac da 27 pollici hanno avuto, in effetti qualche tipo di bug. In precedenza Cupertino non ha mai confermato (né smentito in verità ) l’esistenza di bug che determinavano problemi al display, problemi che, probabilmente, sono stati la ragione dell’arrivo in quantità minime degli all in one nei canali di vendita.