In un decennio, Apple è cresciuta della cifra astronomica del 3.188%. Vale a dire che un dollaro investito dodici anni fa oggi ne varrebbe poco più di trenta. Invece, il suo stipendio è sempre lo stesso: un dollaro. Con questa cifra viene premiato Steve Jobs ogni anno, 1999 compreso, per il suo lavoro.
L’uomo, che a 54 anni oltre ad aver fondato l’azienda ed essere tornato alla fine degli anni novanta a guidarla per farla decollare come mai prima, ha comunque 5,5 milioni di azioni dell’azienda, che non ha mai venduto da quando è entrato 12 anni fa al timone di Apple per la seconda volta. Le azioni in tasca a Jobs valgono circa 1,15 miliardi di dollari. Jobs possiede anche il 7,4% delle azioni di Disney che si traducono in un valore di 4,5 miliardi di dollari.
Ancora, come si legge nella relazione che Apple ha fornito alla Sec, la Consob americana, quest’anno Apple ha ricevuto solo 4mila dollari di rimborsi spese per l’uso dell’aeroplano privato aziendale, mentre nel 2008 ne aveva ricevuti 871mila. Questo forse perché l’aereo è stato usato meno visti anche i mesi di assenza dal lavoro.
Intanto, Apple ha valutato che alcuni dei suoi uomini-chiave sono “sottopagati” e ha deciso di aumentare di 100mila dollari lo stipendio annuale. Una mossa quasi dovuta per una azienda che è al massimo della sua forza nel mercato e i cui manager vengono corteggiati dalla concorrenza, che fa ponti d’oro all’idea di poterli mettere sotto contratto, insieme a tutta la conoscenza e magia di cui sono evidentemente capaci.
A esser premiato, soprattutto Tim Cook, che quest’anno ha fatto da vice di Steve Jobs e che alla fine dell’anno, di puro salario (senza premi, stock options o altre guarentigie) si troverà 800mila dollari come base stipendio. Uguale aumento anche per Scott Forstall, capo dell’iPhone insieme a Bob Masfield, e al CFO Peter Oppenheimer, uno dei registi della performance incredibile dell’azienda. L’anno scorso Forstall Mansfield avevano ricevuto uno stipendio da 600mila dollari l’uono, mentre Oppenheimer era a 700mila. Cook nel 2009 è stato pagato complessivamente (compresi i bonus e le stock options) circa 14 milioni di dollari.
