Steve Jobs in persona avviò i contattati con Samsung nel mese di luglio per tentare di risolvere fuori dalle aule del tribunale le divergenze circa i brevetti tra Apple e il colosso coreano. L’iniziativa di Jobs emerge dalla deposizione che Richard Lutton, senior director di Apple e avvocato per i brevetti della Mela, ha rilasciato alla Corte Federale di Sydney, riportata da Bloomberg. La rivelazione del tentativo di Jobs di risolvere diversamente la disputa con Samsung è emersa durante il processo in corso in Australia in cui i due colossi si stanno affrontando circa il blocco delle vendite del Galaxy Tab 10.1.
“Samsung è un fornitore importante con il quale abbiamo un rapporto profondo. Abbiamo voluto dare loro la possibilità di fare la cosa giusta” Ha dichiarato Lutton testimoniando in risposta alle domande poste da David Catterns di Samsung. Da quanto si apprende però dagli esili stralci resi pubblici della testimonianza il ruolo di Jobs è stato limitato alla fase iniziale, non è stato seguito dagli effetti desiderati infine l’ex Ceo della Mela non ha più partecipato personalmente alle diatribe poi trasformatesi in una vera e propria guerra campale nei tribunali di 9 paesi. Il resto della testimonianza di Lutton è destinato a rimanere riservato ancora per qualche tempo: il dirigente di Apple ha subito dichiarato che i colloqui erano confidenziali così il giudice Annabelle Bennett che presiede il caso ha fatto liberare l’aula del tribunale per rendere possibile la testimonianza in privato.