Dopo le voci dei suoi piani di lasciare Apple all’inizio di quest’anno, subito dopo smentiti, Jimmy Iovine passerà presto al ruolo di consulente Apple Music, abbandonando il suo attuale ruolo di volto pubblico della piattaforma, almeno stando a quanto riferito in queste ore dal Wall Street Journal.
Secondo il rapporto, la nuova posizione sarà assunta da Iovine durante il mese di agosto; e così, Iovine non lascerà Apple come inizialmente ipotizzato, ma farà un piccolo passo indietro, con un ruolo più distaccato rispetto a quello odierno, che richiede un coinvolgimento quotidiano.
Sin dall’inizio, in effetti, Iovine ha negato i suoi piani di lasciare Cupertino, dicendosi invece pronto a far quanto altro richiesto da Eddy Cue e Tim Cook nell’interesse di Apple. Al momento non è chiaro quale sarà esattamente il suo ruolo di consulente per il servizio di musica in streaming, ma già in passato lo stesso aveva riferito di essere intenzionato a trascorrere più tempo con la famiglia, anche ammettendo di voler continuare a sostenere la piattaforma musicale di Apple.
E’ anche vero però, che sebbene Iovine è stato il volto pubblico di Apple Music negli ultimi anni, da tempo molte delle funzioni operative nel settore erano state destinate a Robert Kondrk e Jeff Robbin, che rispettivamente supervisionavano la parte aziendale e quella ingegneristica. Adesso, secondo il rapporto, Cue dovrà decidere se continuare questa ripartizione di responsabilità tra Kondrk e Robbin, oppure promuovere uno dei due a un ruolo più pubblico. L’alternativa sarebbe quella di assumere qualcuno al di fuori di Apple per assumere il ruolo ricoperto sino ad oggi da Iovine.
Quale che sarà il suo ruolo effettivo, si tratta comunque di un personaggio particolarmente importante nella storia di Apple. Ha fondato Beats Electronics e Beats Music con Dr. Dre e nel 2014 in seguito all’acquisizione da 3 miliardi di dollari è arrivato in Apple. Per la multinazionale di Cupertino si è occupato di Apple Music e sono merito suo vari streaming negoziati in esclusiva.
Sotto la sua guida, inoltre, Apple Music è cresciuta arrivano a oltre 30 milioni di abbonati, un numero enorme ma che è meno della metà di quelli di Spotify che recentemente ha annunciato di essere arrivata a 70 milioni di abbonati.