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Jimmy Iovine non lascerà Apple

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Jimmy Iovine, esperto del settore musicale a capo di Apple Music, non lascerà la Casa di Cupertino. La voce era circolata nei giorni passati: Billboard aveva riferito che la partenza del manager era prevista per agosto in concomitanza con la possibilità di vendere le azioni che aveva ricevuto nel 2014 in occasione dell’acquisizione da parte di Apple di Beats.

“Sono impegnato a fare ciò che Eddy (Cue, ndr), Tim (Cook) e Apple vogliono che faccia, ad aiutare quando e come posso, arrivare fino in fondo” ha dichiarato Iovine a Variety; “sono nella banda”.

E ancora: “Ho quasi 65 anni, sono con Apple da quattro, in due anni e mezzo il servizio (Apple Music, ndr) è arrivato a oltre 30 milioni di abbonati, Beats ha continuato a evolversi con successo ma vogliamo ancora molto di più”.

Iovine è diventato un “dirigente” di Apple nel 2014 in seguito all’acquisizione d parte della Casa di Cupertino di Beats Electronics per 3 miliardi di dollari. Lunedì sera è stato al Grammy Museum e risposto a una serie di domande dopo avere assistito alla proiezione di “The Defiant Ones“, docu-serie su di lui e Dr. Dre che racconta la vita dei due produttori discografici e la loro partnership.

Jimmy Iovine - foto: Jason LaVeris/FilmMagic
Jimmy Iovine – foto: Jason LaVeris/FilmMagic

Iovine ha spiegato che come di consuetudine con queste operazioni, i titoli azionari che ha conferito Apple sono legati all’acquisizione di Beats e non è possibile prima della scadenza effettuare operazioni; ha confermato che ad agosto maturerà il diritto all’esercizio di stock option (vesting) e spiegato di essere rimasto contrariato dal tono mercenario delle recenti congetture sulla questione. «Sono quelle che Donald Trump chiamerebbe “Fake news”», ha detto Iovine facendo sorridere il pubblico che era presente all’evento del Grammy Museum. «C’è una piccola parte di azioni per la quale scade il vincolo ma non è a questo che penso». «Il mio contratto scade ad agosto ma la cosa divertente è che, di fatto, non ho un contratto, ho un accordo e si sono verificare alcune cose durante questo accordo». «Il succo del discorso è che sono fedele ai ragazzi di Apple. Amo Apple e amo davvero i musicisti. Ed è per questo che questi articoli mi infastidiscono: non hanno nulla a che fare con la realtà. Fanno sembrare che è solo una questione di soldi.

Sotto la direzione di Iovine, Apple Music come accennato sta continuando a crescere. Sette mesi dopo il suo lancio aveva conquistato 10 milioni di utenti nel gennaio 2016. Nel 2016 è arrivato a 20 milioni e a settembre dello scorso anno vantava 30 milioni di abbonati, una traiettoria che Iovine vede ancora in crescita grazie a iniziative e contenuti esclusivi. Il manager di Apple ha fatto riferimento a un modello simile a Netflix, con contenuti originali, evidenziando la necessità di differenziarsi da altri servizi e cataloghi di musica in streaming che non propongono nulla di esclusivo.

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