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Jimmy Iovine su Apple Music: “Un collante tra artisti e cultura musicale”

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Jimmy Iovine, responsabile Apple Music, è stato intervistato da Billboard e ha parlato del team che si occupa di questo servizio a Cupertino e del futuro del servizio di musica in streaming di Apple.

Iovine, 63 anni, ha passato decenni nel mondo dell’industria musicale in qualità di produttore, ingegnere, dirigente di casa discografica e co-fondatore di Interscope Records; ha fondato Beats Electronics e Beats Music con Dr. Dre e nel 2014 in seguito all’acquisizione da 3 miliardi di dollari è arrivato in Apple. Sono passati 17 mesi dal lancio di Apple Music, servizio che punta a proporre esclusive e contenuti unici e che vanta 17 milioni di abbonati.

Secondo Iovine, Apple mira a costruire un servizio musicale non solo tecnologico ma che sia anche una sorta di ponte con gli artisti e il mondo e di chi crea musica. Non indica dettagli su quali saranno le mosse future, ma afferma che Cupertino punta “al giusto ibrido”, una combinazione di servizi musicali e cultura popolare.

Il team di Iovine, persone che per la maggiorparte hanno già lavorato con lui in Beats e Beats Music prima dell’acquisizione di Apple, è essenziale all’esperienza che si sta costruendo, un insieme di competenze che ha richiesto dieci anni per la creazione del gruppo che lavora intorno al servizio. Tra questi ci sono Trent Reznor, Luke Wood e Larry Jackson.

“Le persone scelte” dice Iovine, “comprendono entrambi i mondi”; “non puoi prendere semplicemente qualcuno a caso” spiegando quanto siano fondamentali armonia e determinati modi di pensare. “Larry è con me da otto anni”, “Trent è con me da 20”, “Luke è con me da 15”, facendo capire che dietro il servizio c’è un gruppo unito, compatto, coeso.

Per quanto riguarda l’esplorazione di nuovi progetti dedicati ai video e ai film, Iovine dice che Apple è disposta a fare “tutto ciò che riteniamo grandioso”. Afferma che Cupertino non è nel business del settore discografico ma è disposta ad aiutare etichette, artisti affermati e talenti non ancora noti, a fare insomma da “coadiuvante” tra etichette e artisti. Iniziative in questo senso si sono già viste, ad esempio, in occasione dell’ultimo lavoro del rapper canadese Drake, proposto in esclusiva su Apple Music insieme a un cortometraggio da 23 minuti.

A settembre, in una diversa intervista, Iovine aveva spiegato che Apple cerca per quanto possibile di non incrinare i rapporti tra artisti ed etichette discografiche; “cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, capire ciò che funziona”; “con ogni esclusiva, impariamo qualcosa di nuovo”. Il manager ha spiegato che Apple Music continuerà a evolversi perseguendo esclusive con partner quali Sony Music Entertainment e Warner Music Group.

jimmy iovine

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