Jimmy Iovine, dirigente di Apple e magnate dell’industria discografia, in un’intervista a tutto tondo concessa a Music Business Worldwide ha parlato – tra le altre cose – del proliferare della musica gratuita e di Apple Music. La diffusione della musica gratuita è aumentata vertiginosamente sin dagli albori di Internet, con servizi peer-to-peer ambigui come Napster e LimeWire, fino ad arrivare a piattaforme legali, supportate da pubblicità come Spotify e YouTube.
Secondo il dirigente della Mela la modalità di fruizione gratuita è errata e gli artisti dovrebbero essere pagati per il loro lavoro. Ammette che la musica gratuita è un concetto “tecnicamente buono” per molte persone che semplicemente non posso permettersi di pagare e dice che se la Mela avesse offerto Apple Music gratuitamente, questo vanterebbe ora “400 milioni di utenti”, rendendo il suo lavoro più semplice ma non è questo in cui lui o la Apple credono.
“Ho scommesso su quello in cui credevo: Beats Music non aveva opzioni gratuite, Apple Music non ha opzioni gratuite”, idea con la quale erano d’accordo Eddy Cue, Tim Cook e Steve Jobs. “Per cambiare la mentalità” spiega ancora Iovine, “devi fare sentire chi paga speciale”. “Le persone che pagano un abbonamento devono avere dei vantaggi”, qualcosa che Apple Music mira a realizzare con contenuti originali sui quali sta lavorando, come ad esempio la serie “Carpool Karaoke” (una trasmissione in cui una persona famosa viene invitata per un giro in auto durante il quale si chiacchiera e si cantano canzoni), la serie “Vital Signs” (un dramma semi-autobiografico con protagonista il co-fondatore di Beats e dirigente di Apple Dr. Dre), il reality show “Planet of the Apps” e il documento in arrivo dedicato al cantautore Harry Styles.
Iovine dice che inizialmente era frustrato dai risultati di Apple Music perché cercava di combattere con Spotify e cose di questo tipo, poi ha compreso che era necessario rendere Apple Music speciale, qualcosa che avrebbe invogliato le persone ad abbonarsi. Il dirigente della Mela spiega che Apple ha siglato accordi in esclusiva con artisti quali Chance the Rapper, Drake, Frank Ocean e Taylor Swift, esclusive che però non sembrano essere gradite dalle case discografiche. Iovine è convinto che Apple Music sarà sempre “all’avanguardia nella cultura popolare”, grazie anche a 300 creativi all’opera che stanno preparando di tutto. Il DJ Zane Lowe e Larry Jackson (content chief di Apple Music) sono solo la punta dell’iceberg.