Gli activity tracker fanno parte di una categoria separata e non sono in concorrenza con gli smartwatch: anche se Bandar Antabi, vicepresidente e responsabile progetti speciali di Jawbone, non ha usato esattamente queste parole, il significato e la visione del messaggio sono esattamente questi. Il riferimento vale per gli smartwatch già in commercio ma per gli appassionati del mondo Apple il messaggio si estende naturalmente anche ad Apple Watch in arrivo a inizio 2015. Di più: durante la presentazione svoltasi a Milano il dirigente Jawbone ha dichiarato che più ampio è il numero dei dispositivi compatibili con la propria piattaforma, maggiore la quantità di dati raccolti e di conseguenza migliori i consigli e i suggerimenti per migliorare vita, salute e benessere degli utenti Jawbone, siano questi proprietari di un bracciale del costruttore o utenti che usano solo l’app gratuita per iOS e Android sul proprio smartphone di ultima generazione.
Secondo Jawbone la separazione tra smartwatch e bracciali smart è già netta e lo sarà anche in futuro. Non solo: la collaborazione tra Jawbone e Apple è attiva già da tempo e proseguirà nel tempo, anche quando arriverà Apple Watch. Ricordiamo che le app e i bracciali Jawbone funzionano già in abbinamento con l’app Salute per iOS e con la piattaforma HealthKit di Apple. Per i prossimi mesi il costruttore di bracciali smart prevede la creazione di una mini App Jawbone per poter gestire lo scambio di dati direttamente con Apple Watch e con smartwatch di altri costruttori. Questo è già possibile per sempio con Moto 360, Pebble e i nuovi smartwatch di Asus e LG. Tutto questo è emerso chiaramente durante la presentazione in Italia di Jawbone UP Move e UP3, i bracciali smart di ultima generazione mostrati alla stampa a Milano. Il mix di caratteristiche, design e costruzione, funzioni e servizi offerti è stato appositamente studiato per seguire l’utente 24 ore su 24, nell’attività come nel sonno, per raccogliere una mole impressionante di dati che poi vengono sfruttati per coinvolgere e incentivare l’utente con l’obiettivo finale di migliorare vita, salute e benessere.
Con il nuovo Jawbone UP Move il costruttore proporne un dispositivo dal prezzo abbordabilissimo, solo 50 euro, perfetto per invogliare all’acquisto anche chi non ha mai usato una smartband prima e non ha mai pensato di comprarne una, tanto meno uno smartwatch che risulta più ingombrante, richiede più ricariche e costa molto di più. Jawbone UP Move non solo costa una frazione del prezzo, ma funziona con la stessa batteria impiegata da anni in orologi e telecomandi che garantisce ben 6 mesi di funzionamento ininterrotto: si può indossare e scodarsene subito, questo anche se è dotato di collegamento Bluetooth 4.0 per comunicare senza fili con smartphone e tablet.
Questa smartband perfetta per cominciare e per provare funzioni e servizi offerti per migliorare il proprio stile di vita, è stata progettata per chi vuole perdere peso e cominciare a darsi una regolata adottando abitudini più salutari. E’ fornito con una clip per l’applicazione ai vestiti ma può anche essere rimosso e inserito in un cinturino, disponibile in diversi colori, per indossarlo al polso. Grazie all’integrazione delle tecnologie MotionX i dati raccolti vengono analizzati dal software Jawbone che non presenta solo statistiche ed offre obiettivi, ma coinvolge l’utente nell’utilizzo quotidiano tenendo in considerazione sia i dati delle ore attive, sia quelli raccolti nel sonno.
Così per esempio, dopo una giornata particolarmente stancante o quando ci si è coricati troppo tardi, l’app consiglia di coricarsi prima, avvisando mezz’ora prima l’utente, consiglia l’ora di sveglia. Un altro esempio: se le ore di sonno sono inferiori a quelle ottimali, l’app può consigliare una colazione particolarmente ricca, oppure di compiere un numero di passi inferiore rispetto alla tabella quotidiana.
Jawbone UP3: il bracciale multisensore per gli utenti più esigenti
Vera novità e vero erede dei bracciali Jawbone di prima generazione è il nuovo Jawbone UP3 che integra una serie impressionante di sensori che espandono rilevazioni e funzioni utili per l’utente. Oltre a un accelerometro su tre assi migliorato, ora sono integrati sensori per la temperatura, uno per quella del corpo e uno per quella ambientale, ma soprattutto è integrato un sofisticato sensore per il battito cardiaco. A differenza dei sensori ottici impiegati negli smartwach e anche nel futuro Apple Watch, la soluzione di Jawbone richiede un dispositivo meno ingombrante e consuma molta meno energia. Nonostante i sensori per battito, temperatura, respirazione e così via l’autonomia dichiarata è di una settimana con una ricarica.
Jawbone ha migliorato e approfondito le rilevazioni relative al sonno: UP3 riconosce il sonno leggero, quello profondo e anche la fase REM: quest’ultima è associata ai sogni ma ha una importanza notevole anche per la guarigione, la catalogazione delle idee e il consolidamento della memoria. Grazie ai consigli intelligenti di Smart Coach, formulati grazie agli innumerevoli input dei sensori di UP3, è possibile sperimentare riposi notturni più lunghi per recuperare periodi particolarmente stressanti e per trovare il giusto equilibrio tra ore di veglia e sonno con benefici non solo per il corpo.
Più sottile di UP4 e dei bracciali precedenti, anche il nuovo UP3 è progettato per essere sempre al polso dell’utente, ora monitorando anche il battito cardiaco. Questo viene rilevato poco prima del risveglio dell’utente, prima che agitazione, esercizi, caffeina o altri fattori lo modifichino. Il battito a riposo è un dato importante per la salute cardiaca complessiva e permette, nel tempo, di prevenire problemi. Con i futuri aggiornamento sarà possibile rilevare in battito ogniqualvolta l’utente lo desidera, senza diminuire l’autonomia del bracciale.
Rispetto ai modelli precedenti i sensori e i software sviluppati sono in grado di riconoscere le varie attività sportive che l’utente non deve così più precisare all’interno dell’app manualmente. Basta indicare solo la prima volta il tipo di attività svolta dopo di che UP3 riconosce sempre in automatico l’inizio e la fine degli allenamenti, di una corsa, di una sessione di nuoto, di yoga o di decine di altri esercizi. In generale la tecnologia multisensore di UP3, l’app e le funzioni di Smart Coach che elaborano tutti i dati rilevati, offrono una serie completa e personalizzata di obiettivi per migliorare attività, sonno, dieta, battito cardiaco, il tutto con avvisi, promemoria, vibrazioni, consigli non invadenti che contraddistinguono l’approccio proattivo proposto da Jawbone fin dai primi bracciali smart.
Bandar Antabi di Jawbone ha mostrato i risultati di una ricerca indipendente che confronta la soddisfazione degli utenti Jawbone con quelli che usano bracciali Fitbit: sia per il miglioramento della salute che per il coinvolgimento dell’utente le smartband UP risultano superiori. Mentre Jawbone UP Move sarà tra pochi giorni disponibile, per il più evoluto e completo Jawbone UP3 il costruttore indica la disponibilità a 179,99 euro a partire dall’inverno, senza precisare però se sarà primo oppure dopo Natale.
Macitynet ha già parlato dei bracciali smart Jawbone in diversi articoli: qui le considerazioni in relazione ad Apple Watch, la recensione di Jawbone UP e del primo modello Bluetooth UP24.