Come un incubo ricorrente, il jailbreak iPhone o iPad è ancora temuto da Apple, sebbene sia un fenomeno quasi ormai del tutto scomparso, perché divenuto totalmente inutile a seguito delle numerose funzioni aggiunte dagli ultimi sistemi operativi iOS. Ciò nonostante Apple è ancora preoccupata, tanto da sconsigliarne l’utilizzo nelle pagine di supporto ufficiali aggiornate a qualche giorno fa.
Le pagine di supporto in cui Apple affronta il problema jailbreak, sconsigliandone l’utilizzo, sono aggiornate al 15 giugno scorso, anche se in realtà la pagina italiana riporta come data di pubblicazione il 2016. Sebbene il fenomeno dello sblocco non autorizzato sia andato a morire negli anni, per Apple è ancora una tematica ufficiale. Tanti i motivi per cui Apple sconsiglia l’utilizzo del jailbreak.
Tra i lati negativi del jailbreak, evidenzia Apple, anche una minore durata della batteria, l’impossibilità di installare gli aggiornamenti più recenti, oltre ai possibili malfunzionamenti generali di sistema.
Alla fine dell’articolo Apple sconsiglia vivamente di installare software in grado di modificare il sistema originale iOS, anche perché queste costituiscono violazione del contratto di licenza software: in altri termini, in caso di guasto al terminale, Apple potrebbe negare un intervento di riparazione.
Ovviamente Apple non evidenzia alcun fattore positivo per il jailbreak. A dire il vero, se in passato lo sblocco del terminale aggiungeva funzioni importanti per gli utenti iOS, con i passare del tempo Apple ha colmato tutte le lacune funzionali del sistema, tanto che ad oggi non si sente davvero più la necessità di effettuare il jailbreak su iPhone e iPad. Tuttavia, il gruppo KeenLab ha già dimostrato l’esistenza di un jailbreak funzionante sulla prima beta di iOS 12.
Ovviamente, anche la redazione di Macitynet sconsiglia l’utilizzo di tale procedura sul proprio dispositivo: rende iPhone e iPad meno sicuri, viola i termini di utilizzo di Apple, e il “gioco” non vale la candela.