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Jabra Sport Wireless +, auricolari sportive wireless recensione di Macitynet

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Fin dal lancio dei primi lettori MP3 è stato primo amore tra chi fa jogging, running o palestra e questi dispositivi. Il flirt è esploso con iPod e proseguito con iPhone per diventare un fenomeno globale con il lancio delle prime auricolari ergonomiche e sportive connesse via Bluetooth, come le Jabra Sport Wireless + (su Amazon a 99,99 euro) che abbiamo avuto di testare e recensire in questi giorni. Questo tipo di dispositivi, infatti, offrono una libertà impagabile per chi fa movimento mentre ascolta musica.

Jabra Sport +, che cosa le distingue
Le Jabra Sport Wireless + sono un affinamento e una evoluzione (moderata) delle precedenti Jabra Sport, tra le prime auricolari a “prova di tutto” studiate ad hoc per chi ama ascoltare musica mentre corre, un prodotto per altro anche piuttosto economico in rapporto alle funzioni e alla qualità costruttiva. Le Jabra Sport + hanno una batteria più capace e alcuni affinamenti, come una clip per aggiustare il cavo. Come le precedenti sono compatibili con tutti i dispositivi Bluetooth, sono costruite per resistere a sudore, pioggia, polvere ed urti, hanno un microfono antivento, controlli multifunzione, una voce sintetica che informa su stato della batteria e sulla connessione e una radio FM. Promettono di adeguarsi, grazie ad una consistente serie di adattatori in silicone, ad un grande numero di conformazioni anatomiche dell’orecchio. Tutto questo insieme non è facile da trovare in un prodotto del costo delle Jabra Sport + e per questa ragione si propongono come un interessante oggetto per chi corre accompagnato dalla musica.

Come sono fatte
Le Jabra Sport Wireless +, come da tradizione Jabram sono custodite in una confezione rigida che le presenta in maniera piuttosto accurata. Al suo interno troviamo oltre alle auricolari, di colore nero e giallo acceso, una accostamento “trendy” nel mondo del fitness, sette differenti tipi di adattatori, un cavo per la ricarica della batteria e una fascia da braccio. Il materiale con cui sono costruite le auricolari, è di buona qualità, flessibile e robusto, come promette Jabra. Anche gli adattatori sono morbidi e piuttosto facili da installare anche se la prima domanda che inevitabilmente ci si pone è se davvero tutti, inclusi quelli con forme più strane che comode, sono utili o se non ci sia un pizzico di marketing nello sciorinarne così tanti.

Nella confezione troviamo anche una poco memorabile, come vedremo, fascia da braccio, il manuale e una scheda per registrarsi a tre mesi di utilizzo gratuito di Endomodo, forse la più popolare delle applicazioni per il fitness e il runnunig.

Le auricolari, il cui design è accattivante ma anche discreto a sufficienza da renderle adatte anche non solo per lo sport (nessuno si girerà a guardarvi quando le indossate), materiali a parte, sono ingegnerizzate con una significativa cura. Sull’auricolare destro troviamo i controlli. Si tratta di tre tasti: uno multifunzione che svolge tutti i compiti dalla riproduzione al cambio delle tracce, la risposta e l’inoltro di chiamate e l’uso di Siri. Un secondo tasto attiva la radio FM; un tasto basculante regola il volume e la ricerca dei canali della radio. Sempre sull’auricolare destro troviamo la porta micro USB per la ricarica.

I due elementi sono legati da un cavo che trasporta il segnale dall’auricolare “master” a quello sinistro e che può essere usato anche per regolare l’adattamento degli auricolari grazie ad un mini-gancio in gomma.

Come vanno
Una volta caricata la batteria (un paio d’ore il tempo necessario, un LED di colore verde segnala il processo terminato), l’abbinamento con il nostro iPhone è stato immediato: basta tenere premuto il tasto multifunzione e le cuffie sono state viste nella lista dei dispositivi Bluetooth dal nostro iPhone 5s. Una volta collegate non abbiamo avuto alcun problema a mantenere la connessione anche se toccando le cuffie mentre sono indossate, per qualche misteriosa ragione abbiamo verificato la sussistenza di micro interruzioni del suono, quasi come se si verificassero delle interferenze. La selezione degli adattatori non è semplice anche perché ciascuno di essi (ce ne sono di semi impermeabili, di aperti, di chiusi e alcuni con un uncino per agganciarsi alla cartilagine) ha i suoi pregi e i suoi difetti; nel caso di chi scrive nessuno è risultato perfetto, ma questo dipende certamente dalla conformazione del cavo auricolare.

Abbiamo avuto qualche problema, un po’ meno giustificabile, nell’adattamento delle auricolari veri e propri al padiglione auricolare. Anche cambiando gli adattatori e orientandoli diversamente e modificando la tensione del cavo di collegamento, non siamo mai riusciti ad avere l’impressione che le auricolari fossero saldamente al loro posto: poggiate alla testa e bloccate dietro l’orecchio. Intendiamoci, nessuno sgancio dall’auricolare, ma l’adattamento non è perfetto perché la parte finale dell’auricolare resta sospesa tra la cartilagine e l’osso del cranio e questo ha effetti perniciosi, come vedremo, anche sull’ascolto. Tutto questo è piuttosto strano, perchè i prodotti della concorrenza non hanno un simile problema; anche altre cuffie con lo stesso fattore di forma prodotte da Jabra stessa (come il modello a  cavo), calzano perfettamente e si adattano all’orecchio. Per la Jabra Sport Wireless + il “bug” deriva dalla flessibilità del “ricciolo” e dalla sua generosa potenziale apertura, e dall’assenza di qualunque snodo di regolazione, una scelta attuata per rendere più robuste le auricolari (torcendole possiamo modificarne la forma in maniera significativa), ma che finisce per renderle troppo cedevoli alla  conformazione anatomica dell’orecchio, lasciando, a punto, aperta e staccata dalla cartilagine dell’orecchio la loro parte inferiore.

Le cose sono anche più complicate se si indossano degli occhiali: gli archetti  per causa delle stanghette non poggiano, come facile da intuire, perfettamente sulla tempia e la parte posteriore degli auricolari resta ancora più staccata. Chiaramente se ci sono degli occhiali, è più difficile creare prodotti anatomicamente adeguati, ma i miopi che corrono e o chi usa lenti da sole montate su occhiali normali e non da running (che forse offrono un confort migliore) non sono sicuramente un numero trascurabile e forse era necessario trovare qualche soluzione alternativa.

Per quanto riguarda il controllo della musica è richiesto un po’ di adattamento. Il tasto multifunzione è una buona idea, ma è un po’ troppo… multifunzione. Prima di fare l’abitudine, si corre il rischio di richiamare l’ultimo numero invece di attivare Siri o di spegnere la musica invece che di cambiare traccia. Il tasto del volume invece fa il suo dovere: ad ogni scatto corrisponde un aumento o una diminuzione di una tacca del volume sul dispositivo.

La radio è una interessante funzione aggiuntiva, non essenziale a nostro giudizio, ma chi volesse sfruttarla, in assenza di una indicazione della frequenza potrebbe trovare molto problematico scegliere il canale in assenza di un indicatore numerico. Il tasto volume infatti manda avanti e indietro la frequenza ma per trovare la nostra stazione preferita dovremo andare a tentoni oppure usare una radio per vedere la frequenza, trovare la stazione che ci interessa e poi cercare la corrispondente con le cuffie.

Nulla da eccepire invece per il peso e il feeling dei materiali che sono più che adeguati; particolarmente appagante poi usare un dispositivo privo di un cavo di collegamento on la fonte della musica. Correre senza un cavo che sbatacchia di qui e di là o che deve essere fissato con clip ed improbabili giri tra manica e collo della maglietta, è una cosa che da sola vale il prezzo delle cuffie.

La qualità della musica
È difficile, se non impossibile, trovare auricolari che possano offrire qualità dell’ascolto capaci di soddisfare un audiofilo. Questa caratteristica a nostro giudizio non è per altro indispensabile quando si tratta di cuffie sportive. Chi corre difficilmente avrà sufficiente concentrazione e tranquillità per analizzare ogni nota e per questo non abbiamo svolto la nostra tradizionale serie di test con brani musicali per testare profondità del suono, bassi, definizione, risposta alla voce umana, qualità acustica. Chi corre con delle cuffie però vuole avere un accompagnamento musicale di buona qualità, sufficientemente bilanciato, capace di coinvolgerlo e possibilmente dei bassi distinti, motivanti. Da questo punto di vista le Jabra Sport Wireless + danno una risposta solo parzialmente soddisfacente.

Il suono è chiaro e il volume adeguato, ma anche abbastanza piatto e senza una spiccata personalità, piuttosto inscatolato ed impastato, con una significativa prevalenza dei toni medi. Quel che potrebbe infastidire di più chi cerca un suono che “pompa” sono i bassi sono molto attenuati se non quasi inesistenti. Questo accade non tanto per una problematica dell’apparato di riproduzione vero e proprio, dei drivers o dello streaming musicale, ma per la calzata delle auricolari. Spingendo i due elementi di riproduzione del suono a sigillare il cavo auricolare, i bassi diventano forse non perfetti, ma significativi per un dispositivo della tipologia delle Jabra Sport + e anche la musica suona molto più bilanciata e vivace e ricca.  Qui il problema dipende dal summenzionato sistema di calzata con le auricolari non perfettamente aderenti aggravato dalle dimensioni e dalla forma della parte plastica degli auricolari stessi che ha una forma del tutto rotonda e non anatomicamente adeguata. Ciò disperde il suono e non lo indirizza precisamente verso il cavo auricolare. Per ottenere un miglior effetto abbiamo provato a sostituire gli adattatori, ad orientarli diversamente ma senza grande successo e alla fine ci siamo rassegnati ad avere una qualità che non si può definire pessima, ma pari a quella che si può ricavare da cuffie sportive di fascia entry level, prodotti da 40 o 50 euro.Il contenuto della confezione

Varie ed eventuali
Le Jabra Sport Wireless + permettono anche di fare telefonate e i test che abbiamo svolto in questo ambito hanno dato un esito soddisfacente. Chi stava dall’altra parte del telefono ci ha detto che la nostra voce era sufficientemente chiara e anche noi abbiamo avuto modo di avere un buon livello di qualità nell’ascolto.

La durata della batteria viene quantificata in 4 ore in conversazione; nell’ascolto della musica non si distanzia molto da questa autonomia, un tempo adeguato per un paio di sessioni di allenamento in pratica, ma se si vuole stare tranquilli si deve ricaricare praticamente ogni volta prima di andare a correre. L’avviso audio di batteria scarica arriva ad una decina di minuti prima dello spegnimento dell’accessorio

Molto discutibile l’utilità della fascia da braccio inclusa nella confezione. L’accessorio è in tessuto elastico, segnato da due fettucce ricoperte da velcro che però sono tanto lunghe da essere adatte per il bicipite di Schwarzenegger (ai tempi di Conan il Barbaro) e quindi molto scomode per normo-dotato che non saprà dove ficcare i sette/otto centimetri che gli avanzano. La fascia è anche molto complicata da indossare visto che non ha una fibbia di trazione e quindi è praticamente obbligatorio ricorrere all’aiuto di qualcuno per allacciarla. Infine il taschino dentro al quale si colloca il dispositivo, non ha una finestra in plastica, quindi copre totalmente lo schermo e obbliga ad estrarre il cellulare o il riproduttore di musica per leggere lo schermo.IMG_08333

Conclusioni
Le Jabra Sport Wireless + sono un prodotto che nasce per offrire la possibilità di correre e fare attività fisica in palestra liberandosi dei cavi senza costringere chi le compra a spendere cifre impossibili. Sono anche un prodotto costruito con materiali qualitativamente interessanti che rispondono ad una delle direttive progettuali: offrire auricolari che danno garanzie di massima durata e resistenza, oltre che di poter essere usate in tutte le condizioni, cosa quest’ultima che pochi concorrenti possono vantare. Da questi punti di vista si tratta di un prodotto ineccepibile. Non altrettanto si può però dire per la calzata che, forse anche per lo sforzo di creare un accessorio robusto e flessibile, è imperfetta. Questo determina anche un qualità dell’ascolto inferiore alle potenzialità intrinseche delle cuffie.

In conclusione le Jabra Sport Wireless + sono consigliabili a tutti coloro che cercano delle cuffie wireless per liberarsi dalla schiavitù dei cavi e che non vogliono preoccuparsi troppo di come le usano e di dove le usano vista la solidità dei materiali, tutto questo spendendo una cifra abbordabile. Chi fa questo acquisto non deve però avere anche pretese eccessive sulla qualità dell’ascolto che è appena sufficiente e sull’ergonomia che potrebbe non essere quella che ci si attende da un prodotto di questo tipo.

Le Jabra Sport Wireless + si trovano in vari negozi di accessori per il mobile e in grandi magazzini specializzati in sport e fitness; su Amazon costano 99,99 euro.

Pro
– Materiali di ottima qualità
– Robuste, flessibili ed impermeabili
– Ampia dotazione di adattatori
– Prezzo interessante per cuffie sportive Bluetooth

Contro
– Ergonomia rivedibile
– Qualità della musica appena sufficiente

Le Jabra Sport Wireless + sono

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