J2 Antennas, azienda specializzata nello sviluppo di “antenne ad alte prestazioni”, ha presentato quella che definisce l’antenna flessibile più piccola al mondo nell’ambito della sua nuova Serie Mono-Flexi.
Si tratta di una tecnologia in attesa di brevetto che, a detta del produttore, risolve il dilemma tra prestazioni e dimensioni delle antenne introducendo una nuova tecnica di collegamento a ponte tra gli elementi di radiazione e la piastra di messa a terra d’estensione, presentata coe ideale per l’integrazione di dispositivi di piccole dimensioni. La tecnica del collegamento a ponte genera risonanze ridotte e ottimizza la sintonizzazione permettendo di ridurre le dimensioni delle antenna con la massima efficienza, soprattutto nelle bande a bassa frequenza.
La Serie Mono-Flexi è composta da antenne miniaturizzate che coprono gli spettri sub-6GHz, 5G NR, 4G LTE e cellulare da 600 a 7125 MHz. Le varianti GNSS Multi-Constellation, WiFi-6 e ISM sono in fase di sviluppo e saranno offerte in futuro. Sono possibili configurazioni MIMO e array e questa tipologia di antenne è indicata come ideale per l’uso con PCB (circuiti stampati) o con l’inetgrazione in telefoni cellulari che devono affrontare problematiche legate a certificazioni, approvazioni da parte dei carrier o limiti legati alle dimensioni.
Con questa tecnologia, promette il produttore, è possibile ridurre le antenne 4G LTE a 40×20 mm e le 5G NR a 50×25 m, con un profilo di soli 0,2mm. Il produttore afferma ancora che le antenne della serie Mono-Flexi sono in grado di garantire oltre l’80% di efficienza nelle bande di frequenza inferiore, presentandole come qualcosa di altamente innovativo per il settore.