Prima ha conquistato il mercato, quando sembrava praticamente spacciata. E adesso che era la regina, sta sprofondando nuovamente. Nintendo ha passato un inizio del ventunesimo secolo sull’ottovolante. Giù e poi su e poi ancora giù. Merito della capacità inventiva dell’azienda, ma anche colpa della crisi finanziaria e anche dei concorrenti sempre più agguerriti tra cui il temibilissimo iPod touch. Cosa le riserva il futuro?
Abbiamo visto qualche giorno fa che cosa sta per succedere nel mercato delle console da salotto. Ma adesso arriva un altro pezzo del puzzle su quel che succederà nel settore delle console da passeggi, grazie a una intervista che il numero uno di Nintendo, Satoru Iwata, ha dato all’Asashi Shimbun, uno dei principali quotidiani nipponici.
In pratica, spiega Iwata alla stampa giapponese, la prossima versione del Nintendo DS dovrà avere alcune caratteristiche precise per poter stare sul mercato. La prima è una risoluzione video ad alta definizione, capace di fornire “una grafica dettagliata”, cioè almeno 1024 per 768, praticamente la risoluzione mediana per l’alta definizione con 720p.
Poi, continua Iwata, “sarà necessario che ci sia un sensore che abbia la capacità di leggere il movimento delle persone che stanno giocando”. Praticamente un accelerometro come quello che si trova a bordo di iPhone e iPod touch a partire dal 2007. Quindim uno strumento in grado di dare respiro a tutta una generazione di titoli super-interattivi che su iPhone stanno avendo in questo momento il massimo dell’espansione.
La console portatile di nuova concezione non ha una data né un nome ufficiale, anche se ovviamente Nintendo sta lavorando a tutto vapore per la sua realizzazione, che probabilmente anticiperà l’arrivo della versione da salotto che probabilmente si chiamerà Wii 2. Il tempo di arrivo della versione “nuova” del DS potrebbe essere novembre 2012, cioè tra circa due anni.
Invece, entro la fine di questo trimestre dovrebbe fare la sua comparsa anche in Italia come nel resto del mondo una evoluzione interessante del Nintendo DSi. Cioè la versione Extralarge, che chi scrive ha avuto la possibilità di provare brevemente qualche settimana fa a Tokyo visto che in Giappone è già uscito a fine novembre. Si tratta del DSi XL, che in Giappone viene commercializzato come DSi LL, e che presenta una serie di piccole novità (ma anche una sostanziale continuità ) con il prodotto attualmente in commercio.
In pratica, quel che colpisce subito è lo schermo più grande, con dimensioni più grandi del 93% rispetto all’attuale modello, stilo più grande e “cicciotto” e processore più performante. Inoltre, è incluso il software DSiWare, che è il tentativo da parte di Nintendo di trasformare la console portatile in un prodotto che non necessità più di cartucce, ma in cui i giochi si comprano direttamente dalla rete. Inoltre, manca lo slot per le cartucce del Gameboy Advance, cosa questa che impedisce ad esempio di usare il rumble pack anche con i giochi per DSi. Il prezzo non è stato ancora annunciato, ma la versione LL in Giappone costa 20mila yen, cioè circa 150 euro.
Basteranno questi piani a salvare il dispositivo da tasca da una concorrenza agguerritissima, che conta su dispositivi multifunzione e “connessi” e su una piattaforma con centinaia di migliaia di giochi e applicazioni, la stragrande maggioranza a costi assai più economici di quelli proposti per le console di Nintendo?