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iTunes Radio e Beats Music: cosa cambia e cosa rimane secondo Tim Cook

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Almeno all’inizio iTunes Radio e Beats Music coesisteranno: in varie interviste concesse da Tim Cook nelle ore immediatamente successive all’annuncio dell’acquisizione di Beats, il Ceo di Cupertino spiega cosa rimane e cosa cambia con l’incorporazione di Beats. Quindi a sorpresa rimangono in vita i servizi di musica in streaming di entrambe le società, rimarrà in vita il brand Beats per cuffie, auricolari e speaker, infine rimarranno in vita persino le app Beasts per le piattaforme concorrenti: Android e Windows.

Mentre in tutto il mondo analisti e osservatori si sono chiesti il perché di questa acquisizione, la più costosa di sempre nella storia di Apple, Tim Cook sfodera ottimismo e una indicazione che non deve sfuggire: anche se Jimmy Iovine e Dr Dre sono le due menti da incorporare in Apple, a Cook e alla Mela interessano anche gli esperti di musica e lo staff editoriale che di fatto rende innovativo e diverso dalla concorrenza il servizio di musica in streaming di Beats:

“Apple ha acquistato 27 aziende in un anno, ma questo non significa che Apple è stata obbligata ad acquistarle” poi precisando il tiro: “Il team di Eddy Cue avrebbe potuto costruire un servizio in abbonamento? Certamente. Avremmo potuto costruire noi stessi le altre 27 cose. Ma non realizzi tutto internamente. Non è questo quel che ci emoziona. Sono le persone. E’ il servizio”. Così per la prima volta nella storia di Apple all’acquisto di una società non corrisponde l’incorporazione completa di marchi, prodotti e tecnologie: storicamente Cupertino ha preferito acquisire società più piccole se non vere e proprie startup con tecnologie promettenti. Mai in nessun caso, fino ad oggi almeno, i prodotti e i servizi acquisiti sono stati mantenuti e, se questo è avvenuto, tutto è stato presentato al mondo con il marchio Apple.

Per tutte queste ragioni l’operazione Beats rappresenta una eccezione. Le indicazioni emerse per settimane prima dell’acquisizione erano esatte: Apple compra Beats per accaparrarsi Jimmy Iovine e Dr. Dre ma non solo: Cupertino punta ai legami diretti con il mondo della musica, agli artisti ma anche al team di appassionati e conoscitori che compongono lo staff editoriale di Beats, l’unico servizio in streaming con contenuti, canali e suggerimenti curati da persone e non da algoritmi. Per questa stessa ragione ai fini di Apple non conta se Beats sia riuscita a raggiungere 100mila oppure 200mila iscritti e abbonati. Sfruttando tutti questi assets e competenze Apple punta non solo a mantenere un ruolo dominante nella musica digitale, ora messo in crisi dal successo delle radio e della musica in streaming rispetto alle vendite a pezzo o ad album di iTunes, ma a rafforzare ed estendere ulteriormente la propria presenza anche sulle altre piattaforme.

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