Apple sta discutendo con le case discografiche per ottenere anteprime esclusive su iTunes per i nuovi album di importanti artisti musicali, così come successo per l’ultimo disco di Beyoncé Knowles. La strategia che ha condotto la cantante USA a far debuttare a sorpresa lo scorso dicembre in esclusiva su iTunes, il suo ultimo disco per la prima settimana di lancio, secondo il ben informato in fatto showbusiness e musica in particolare, Billboard, sarà replicata anche con altri cantanti, almeno questa è l’intenzione di Apple.
Il capo della divisione musicale di Apple, Robert Kondrk, usando “solidi argomenti (Beyoncé ha infatti venduto oltre un milione di copie nella prima settimana, record di sempre per iTunes) starebbe incontrando le case discografiche, desiderose quanto Apple di frenare la sempre più evidente espansione della musica in streaming, che nell’ultimo anno ha decretato un calo dei download – e quindi dei guadagni – dei brani musicali. Lo scopo di Apple sarebbe quello di ottenere nuovi album di grande interesse su iTunes in esclusiva temporale: come suggerito da Kondrk, Cupertino vorrebbe far sì che gli album siano disponibili per un periodo limitato solo in download (anche se non necessariamente solo su iTunes), che non vengano ufficialmente rilasciati contemporaneamente sui servizi di streaming, fra cui anche YouTube, che non a torto può essere considerato il più grande servizio di streaming non ufficiale disponibile al momento e che presto potrebbe però ufficialmente lanciare il suo servizio in abbonamento.
Infine Apple vorrebbe che non sia inizialmente possibile scaricare i singoli brani ma solo l’intero album, richiesta quest’ultima che andrebbe ribaltare il DNA originario di iTunes, che lo stesso Steve Jobs progettò quando rese possibile scaricare dallo store musicale della Mela anche solo i singoli brani di un disco. Le proposte di Apple alle case discografiche in questo caso sono inequivocabilmente orientate a mantenere il più possibile lo status quo di un mercato che sta sempre più velocemente evolvendosi verso un modello in streaming, a quanto pare poco redditizio per alcuni attori di settore come Apple stessa o le Major musicali, ma certamente più vantaggioso per gli utenti.