Lo sviluppatore di iTether giudica non motivata l’espulsione da App Store da parte di Apple e contesta le ragioni addotte da Cupertino: l’app non crea un sovraccarico per le linee dati cellulari degli operatori mobile. Nel commento dello sviluppatore 3235106 Nova Scotia Ltd, riportato da Computerworld, viene riassunta la storia dell’app iTether apparsa ieri su App Store e dopo poche ore subito rimossa da Cupertino. Macitynet ha parlato ieri di iTether: una volta acquistata e installata su iPhone, permetteva di condividere il collegamento dati con Mac e PC, anche se il piano dati dell’operatore non prevede questo tipo di utilizzo.
3235106 Nova Scotia Ltd precisa che durante la fase di approvazione la funzione di iTether non è mai stata nascosta e che il personale di Apple ha richiesto diverse precisazioni, tutte soddisfatte dallo sviluppatore. E’ stato anche prodotto un video per illustrare il funzionamento di iTether agli addetti di App Store. Apple ha motivato l’espulsione dal proprio Store dichiarando che l’app provoca un sovraccarico sulle linee dati cellulari degli operatori mobile, osservazione che lo sviluppatore contesta.
A dimostrazione del contrario 3235106 Nova Scotia Ltd riporta l’esempio di consumo dati degli utenti di Tether, applicazione con funzioni identiche di iTether per iOS ma disponibile per gli utenti di BlackBerry e Android: questi consumano in media meno di 200MB al mese. “Siamo fortemente in disaccordo che (l’app, ndr) grava sulla rete dell’operatore” ha dichiarato 3235106 Nova Scotia concludendo: “E’ molto anti-competitivo non permettere alcuna applicazione di tethering”. Le dichiarazioni dello sviluppatore non chiariscono quali saranno le prossime mosse ma sembra che 3235106 Nova Scotia non accetterà di buon grado la decisione di Apple: “Il nostro team sta valutando tutte le nostre opzioni” una frase che lascia supporre forse addirittura un possibile ricorso legale.