Gli smanettoni della riga di comando su Mac si dividono in due categorie: quelli che restano fedeli a Terminale, l’app creata da Apple già con la prima versione beta di Mac OS X, e quelli che invece non conoscono altro contenitore di shell che non sia iTerm2.
L’app open source e gratuita (si scarica da qui) è tecnicamente un emulatore di terminale, cioè fa via software quello che facevano soprattutto con l’hardware i sistemi Unix (e non solo) di un tempo, ospitando del software per il funzionamento della connessione server-client, cioè la shell (sh, bash, zsh, etc).
Il numero nel nome di questa particolare app, iTerm2, deriva dal fatto che è la ripresa di una precedente app (iTerm, guardacaso) abbandonata tempo addietro. Invece questa, con la licenza GPL, è ampiamente supportata dalla comunità capitanata dal dittatore benevolo, lo sviluppatore George Nachman.
I vantaggi di iTerm2 sono il fatto di essere maggiormente integrato dal lato del sistema operativo di Apple, supportando funzionalità come la trasparenza delle finestre, modalità a tutto schermo, Exposé, notifiche, scorciatoie di tastiera e gestione dello scambio di messaggi con macOS (da copia-incolla alla gestione del mouse). Inoltre, ha funzioni specifiche di customizzazione e integrazione con la modalità di terminale, profili, schemi di colore, gestione input e output.
Le novità di questa versione 3.2 di iTerm2 rilasciata in agosto sono molte ma la principale è quella dell’uso di Metal 2, la nuova versione del framework Apple di accelerazione grafica alternativo a OpenGL che permette di rendere estremamente più efficiente il funzionamento della app e della shell emulata, perché scarica sul coprocessore grafico (integrato o discreto che sia) parte dei calcoli per il rendering grafico e non solo.
Come spiega lo sviluppatore, infatti, la performance per molti utenti verrà ampiamente migliorata: rendering a 60 frame al secondo molto veloce, calcoli dentro la shell molto più veloci (si potranno attraversare file testuali con ricerche complesse in una frazione del tempo usata prima) e miglioramento o praticamente azzeramento della latenza per molti utenti: tra quando si preme un tasto e quando la lettera viene disegnata sullo schermo non ci sarà più alcun percepibile gap di tempo.
La presenza di Metal 2 non è l’unica novità. Oltre a un buon numero di bug fixes, ci sono anche altre cose fatte dallo sviluppatore: dalle immagini con risoluzione retina dentro il terminale a una ricerca nella storia delle cose scritte basate su una semantica di interrogazione più sofisticata.
Ancora: la possibilità di creare link in modi diversi, alert esplicito se il terminale cerca di accedere il contenuto della memoria copia-incolla senza autorizzazione, numerose nuove preferenze avanzate, dalla possibilità di gestire font di varie dimensioni a gestioni della visualizzazione e gestione dei font, senza contare nuove funzionalità di scripting e di AppleScript.