Apple Tags è il nome non ufficiale usato per indicare un nuovo dispositivo che Cupertino non ha svelato nel keynote Apple del 10 settembre, un tracker Bluetooth (ma non solo) da applicare agli oggetti importanti per poi poterli monitorare nell’app Dov’è di iOS 13: in una versione interna del nuovo sistema operativo, non distribuita agli utenti, compare il nuovo tab Items con le schermate per la gestione degli oggetti monitorati.
Chi ha installato iOS 13 e apre l’app Dov’è, in inglese Find My, in basso trova i tab Persone, Dispositivi e Io: quest’ultimo mostra la posizione attuale dell’utente, invece Persone corrisponde alle funzioni di Trova i miei Amici. Con Dispositivi invece abbiamo la versione evoluta di Trova il Mio iPhone per individuare computer e dispositivi Apple di nostra proprietà.
Con il tab Items invece appare una schermata che mostra un mazzo di chiavi, una valigia e anche una bicicletta. Le scritte a schermo di Apple non lasciano alcun dubbio sulle funzioni del nuovo dispositivo in arrivo «Tiene traccia dei tuoi oggetti di uso quotidiano» e ancora «Contrassegna i tuo oggetti di tutti i giorno con B389 e non perderli mai più».
Naturalmente B389, come visibile nelle schermate che riportiamo da MacRumors, è il nome in codice interno, un segnaposto, che verrà sostituito con il nome ufficiale che Apple svelerà all’annuncio: per comodità i tracker Apple vengono per il momento indicati come Apple Tags.
In basso il pulsante «Aggiungi B389» permette di abbinare un nuovo Apple Tag a iPhone. Da questo momento in poi l’utente viene informato se l’oggetto con il suo tag Apple applicato si allontanano oltre una certa distanza dal suo iPhone. Tracce scoperte nel codice di iOS 13 richiamano altre funzioni, come per esempio la possibilità di far emettere un suono al tag Apple mentre si cerca l’oggetto e la modalità Lost Mode.
Attivandola il tag Apple invia segnali Bluetooth che possono venire captati da altri dispositivi Apple nelle vicinanze: i dati della posizione crittografati vengono inviati a un database di Apple nel Cloud, permettendo così di informare il proprietario dell’oggetto che è stato smarrito o rubato.
Ma le funzioni non finiscono qui: è anche possibile impostare dei luoghi sicuri in cui gli oggetti monitorati possono trovarsi senza inviare notifiche all’utente e condividere la posizione degli oggetti con amici e familiari. Cupertino sta già lavorando per apple tags, mostrando palloncini in grafica 3D o altra grafica per evidenziare meglio la posizione durante la ricerca degli oggetti smarriti.
Infine occorre ricordare che finora praticamente tutti i tag trova oggetti in commercio funzionano con il Bluetooth, ma nei nuovi iPhone 2019 Apple ha integrato anche la tecnologia Ultra Wideband all’interno del chip proprietario Apple U1. Questa soluzione, in grado di offrire posizionamento e localizzazione molto più precisi in interni, con ogni probabilità sarà anche integrata negli Apple Tags.
Per il momento non è dato sapere quando Cupertino li presenterà ma, a giudicare dal notevole stato di avanzamento dei lavori, è lecito attendersi un rilascio a breve, forse già nell’atteso keynote Apple di ottobre. Tutto quello che Apple non ha presentato nel keynote Apple di settembre, riassunto in questo articolo, è quello che molti attendono per il prossimo keynote che potrebbe svolgersi in ottobre.