Senza nemmeno saperlo praticamente tutti prima o poi utilizzano l’algoritmo creato da Sebastiano Vigna. Genera numeri casuali rendendo più sicuri gli acquisti online e anche i videogiochi web, indipendentemente che si stia utilizzando un computer, un tablet o uno smartphone. Pochissimi però sanno che questo geniale pezzo di codice è stato scritto da un professore dl Dipartimento di Informatica della Statale di Milano.
Ad onor del vero nemmeno l’autore sapeva fino a pochi giorni fa che il suo algoritmo era stato selezionato e impiegato dagli ingegneri di Google. Persino il fratello, che insegna sicurezza informatica all’università di Santa Barbara in California, aveva illustrato questo algoritmo in una lezione senza sapere che l’autore fosse proprio suo fratello, come spiega Il Giorno, di cui riportiamo una fotografia. La scoperta è di un suo studente che ha trovato la notizia in un blog di Big G.
La generazione di numeri casuali è uno dei problemi storici dell’informatica: non servono solo per creare videogiochi con dinamiche sempre diverse e nemici poco prevedibili, ma sono necessari anche per creare sessioni sicure in rete per transazioni e acquisti a prova di infiltrato. Qualche tempo fa è stato scoperto che l’algoritmo impiegato da JavaScript per la generazione dei numeri casuali presentava problemi seri: venivano estratti numeri simili più spesso di quanto previsto.
La startup che lo ha scoperto ha avvisato Google che ha sostituito il codice con quello denominato xorshift128+ creato da Sebastiano Vigna, reso di dominio pubblico e disponibile per chiunque sul web. Una lezione di programmazione e di civiltà: è utilizzato ovunque ma all’autore non spetta alcun provento.