Gli appassionati di esport (o e-sport) in Italia costituiscono una community eterogenea, aperta alla diversità di genere e all’inclusione. Questo è il trend generale che emerge dal report “Gaming e Esport in Italia” (qui in PDF) realizzato da Nielsen Sports & Entertainment per Intel.
Gli esport non sono solo per uomini
Contrariamente alla rappresentazione che spesso viene restituita dal luogo comune, il mondo delle competizioni videoludiche non è una passione tutta al maschile. A livello europeo, l’Italia risulta essere il Paese con la percentuale più alta di donne interessate agli esport (43%). Seguono la Spagna con il 41% e il Regno Unito con il 33%.
La maggior parte dei team impegnati negli esport è maschile, ma la maggioranza dei rispondenti appassionati di gaming e esport affermano che preferirebbero team misti. Una preferenza espressa non solo da parte delle donne ma anche degli uomini. Difatti, a preferire team misti quando si gioca a un videogame non è solo una maggioranza femminile di esport fan (48%), ma anche una buona fetta maschile di appassionati (40%). Restano indifferenti invece rispettivamente il 35% e il 39%. Basse invece le preferenze verso i team unisex, con il 17% e 21% delle preferenze.
Preferita la diversità di genere anche nei personaggi dei giochi
La varietà di genere è anche una delle caratteristiche più apprezzate, sia dagli uomini che dalle donne, per i protagonisti dei videogiochi. Oltre il 50% degli appassionati dichiara infatti di giocare più volentieri a un titolo se i personaggi sono misti, con un picco delle preferenze del 64% tra le donne appassionate di esport, che tuttavia non è così distante dal 54% delle preferenze maschili. Il resto degli intervistati si dichiara in maggior parte indifferente (41% dei gamer e 35% degli e-sport fan).
Si potrebbe ritenere che l’identificazione con l’eroe del videogame avvenga più facilmente se il protagonista è dello stesso genere di chi gioca. I dati della ricerca riferiscono che ciò non è vero per la maggioranza degli intervistati. Si registra, difatti, una marcata capacità di identificarsi nell’eroe di un videogame anche quando è del sesso opposto, con valori alti sia per gli esport fan maschi (72%), sia per le fan donna (84%).
Emerge, inoltre, che i personaggi femminili siano preferibili se dotati di un carattere forte: è vero per l’80% dei gamer. Tuttavia, è presente anche una diffusa richiesta (più del 60%) di eroine dotate di maggiori sentimenti ed emozioni.
La bellezza della storia e l’atmosfera vincono su distruttività e accesa competizione
Un altro stereotipo che viene smentito dalla ricerca di Nielsen e Intel riguarda le attitudini dei giocatori. Generalmente si può pensare che gli uomini siano più attratti dai giochi di distruzione e competitivi, mentre le donne giocatrici siano attratte perlopiù dalla competizione. In realtà i dati dimostrano che l’aspetto più importante in un videogioco, sia per i gamer uomini che per le donne, è la bellezza della storia narrata (63% delle preferenze). Al secondo posto troviamo l’atmosfera ricreata dal videogioco, con il 62%. La capacità distruttiva appare poco importante anche tra i gamer maschi, con preferenze che si fermano al 17%. Ci si aspetta dunque da un videogame di poter vivere una storia, e di parteciparvi, e non di dare sfoggio di capacità virtuali di distruzione e sopraffazione. Dunque, l’agonismo e le dinamiche di scontro in gioco avvengono nel contesto di una storia e di una ambientazione rappresentata, che ha la priorità per chi gioca.
Gli esport sono una passione sociale
Tra gli sport, gli e-sport sono quelli che registrano la maggiore crescita di interesse da parte degli spettatori, con un aumento del 28% solo nell’ultimo anno.
La modalità di fruizione dello spettacolo esportivo avviene attraverso canali telematici, piattaforme di streaming video, in Italia prevalentemente YouTube (73%). Nella metà dei casi lo spettatore li segue da solo (50%), ma una buona parte, il 40%, dichiara di preferire organizzarsi per seguire le competizioni in compagnia. Il restante 10% li segue da solo ma chattando con amici.
Fra le ragioni che spingono un appassionato a dedicarsi agli esport, il 24% degli uomini ha risposto che lo fa per guardare i migliori giocatori, mentre il 21% delle donne lo fa per divertirsi con altri amici a cui piacciono gli esport.
I gamer amano sport e alimentazione sana
Altro luogo comune che non viene confermato è quello secondo cui il gamer sia più propenso ad uno stile di vita sedentario e poco equilibrato. In realtà dalla ricerca risulta che l’82% dei fan di esport pratica attività sportiva e per il 91% di loro è importante o molto importante seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.
Una community ampia ed eterogenea
Infine, i videogiochi risultano unire non solo persone di sesso diversi ma anche con interessi e attitudini diverse. Se ad esempio si guarda alle materie scolastiche preferite degli appassionati, al primo posto troviamo la tecnologia con il 47% delle preferenze, seguono le scienze (44%) e le materie umanistiche (40%). Inoltre, gli esport non sono solo un mondo per studenti. A questa categoria appartengono infatti il 24% dei rispondenti, mentre il 21% è un lavoratore subordinato e il 19% è un professionista.
Oltre metà dei gamer gioca su PC
Il PC è tra le piattaforme più utlilizzate nel gaming, dal 51% dei gamer e il 58% degli esport fan. Fra questi, il 57% preferisce un computer mainstream, mentre il 25% preferisce un PC da gaming, ossia un PC con un design dedicato e progettato per massimizzare le capacità di gioco. La maggior parte dei videogiocatori gioca su più di una piattaforma (console, mobile, PC, l’una non esclude l’altra).