Di queste ore la notizia di un possibile accordo tra Google e la Regione Sicilia: Alphabet, società madre di Google, sarebbe in trattative con il governo italiano per installare stazioni base in Sicilia allo scopo di sviluppare un’infrastruttura per una rete di cavi in fibra ottica sottomarina nel Mediterraneo.
A dichiararlo martedì scorso il sottosegretario del governo Alessio Butti, secondo cui “Google è molto interessata” per la dislocazione di stazioni base in Sicilia. Il sottosegretario lo ha dichiarato ai giornalisti, come riporta anche Reuters, a margine di un incontro ministeriale del G7.
Le trattative sono ancora in corso, dichiara lo stesso Butti, che precisa per l’appunto come il Governo stia ancora “discutendo delle stazioni base in Sicilia.”
Google collabora già con Sparkle, divisione dei cavi sottomarini di Telecom Italia (TIM), per gestire due sistemi di cavi sottomarini che collegano il Medio Oriente con l’Europa meridionale e l’Asia. Questo mese TIM ha avviato trattative esclusive con il partner Asterion per vendere Sparkle entro il 30 novembre.
Sul punto, ha precisato Butti, “Il governo considera Sparkle un’azienda strategica, poiché tra il 95 e il 99% del traffico internet passa attraverso cavi sottomarini e circa il 16% interessa il Mar Mediterraneo”.
Nel frattempo, ricordiamo che Google dovrà fare i conti con la giustizia USA, che nei giorni scorsi ha deciso che il comportamento monopolistico di Google sulle ricerche online, inclusi i pagamenti ad Apple per essere il motore predefinito, rientri in pratiche monopolistiche.
La divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia USA sta valutando i potenziali rimedi per porre fine alla situazione di monopolio: sul tavolo ci sono anche misure estreme, come lo scorporo di divisioni o intere attività del colosso Alphabet – Google.
Per approfondire la vicenda giudiziaria vi rimandiamo direttamente a questo nostro articolo.
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