L’Italia non è un paese per nativi digitali: solo sei famiglie su dieci, infatti, hanno a disposizione Internet a casa. Se il bel Paese è il regno dei telefonini (lo possiede il 96,3 per cento della popolazione), di certo è tra gli ultimi stati europei nella classifica di utilizzatori della rete: si connette solo il 57,3 per cento della popolazione italiana dai sei anni in su e soltanto il 36,9 per cento lo fa quotidianamente. Dal rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” dell’Istat emerge il ritratto di un popolo che non è assolutamente “il popolo del web” e si sottolinea la differenza rispetto agli altri paesi europei, dove la media di abitanti connessi sul totale della popolazione è del 72 per cento.
A fruire di più della rete sono le nuove generazioni: i ragazzi tra i 15 e i 24 anni si connettono al Web e lo fanno tutti i giorni, ma non lo fanno tramite la banda larga: solo sei famiglie su dieci, infatti, hanno a disposizione questo servizio. Esiste comunque anche tra i giovani un divario: si connettono ad Internet solo il 50 per cento dei ragazzi con meno di 14 anni e lo fanno solo se in famiglia i genitori sono dei navigatori. Per molti Internet è “vietato”: si tratta del 58 per cento dei bambini tra i 6 e i 10 anni e del 42 per cento degli utenti tra gli 11 e i 14 anni.
Sui 22 milioni di italiani che non si connettono ad Internet il 15,8 per cento lo deve a problemi economici, il 55,1 per cento perché ritiene di non avere le competenze, il 24,3 per cento non lo considera uno strumento interessante e l’8,5 per cento sceglie di non navigare da casa ma accede ad Internet da un altro luogo. I non utilizzatori sono soprattutto anziani: circa il 74,8 per cento.