Il tablet a scuola non sempre si trasforma in una scelta azzeccata. A volte, anzi, può essere un disastro come prova quel che è successo in Irlanda dove l’adozione di un dispositivo di HP si è trasformata in disastro. Ad usare proprio questo termine, “disastro”, è il preside del liceo pubblico Mountrath, Martin Gleeson, che traccia il bilancio della sua esperienza con l’Independent.
Tutto è partito con la decisione di acquistare i tradizionali libri all’inizio dell’anno scolastico; gli studenti della Mountrath Community School di County Laois (Irlanda) sono stati invogliati a comprare i tablet ElitePad di HP con Windows 8. L’esperienza con questo tablet da 550 euro si è rivelata sin dall’inizio frustrante: alcuni di questi non si accendevano, altri attivavano in modo del tutto casuale lo sleep-mode (la sospensione), su altri ancora sono stati identificati problemi nella scheda logica. Dopo giorni di problemi assortiti, la decisione di tornare ai libri, a spese della scuola, accompagnando la decisione con una lettera di scuse ai genitori nella quale si ammetteva che l’esperienza con gli HP Elite Pad si era dimostrata “un disastro assoluto”.
Gleeson ha spiegato all’Independent che i tablet di HP erano stati scelti dopo valutazioni durate 18 mesi. La scuola era alla ricerca di “un dispositivo che fosse effettivamente un computer in forma di tablet per gli studenti”, qualcosa che offrisse la possibilità di usare word processor, con sufficiente memoria, ecc. I 64GB di spazio di archiviazione dell’ElitePad avevano particolarmente impressionato il direttore.
Scuole di tutto il mondo stanno nel frattempo usando con successo soluzioni di e-learning, con l’iPad di Apple che sostanzialmente monopolizza anche questo settore (con stime che calcolano intorno al 94% i tablet usati in classe). Nel solo ultimo trimestre Apple ha venduto 14,1 milioni di iPad: si calcola che nel solo mercato educational, il tablet ha permesso alla casa di Cupertino di incassare più di 1 miliardo di dollari.