L’OCR, il riconoscimento elettronico dei caratteri per trasformare immagini JPEG o PDF di documenti testo editabile, ha fatto passi da gigante nel corso degli ultimi anni. In questa rivoluzione I.R.I.S., una società belga (recentemente acquisita da Canon) ha recitato un ruolo importantissimo, cambiando lo scenario con i suoi dispositivi, in particolare quelli portatili. L’IRIScan Book Executive 3, uno scanner da borsa che Macitynet ha messo alla prova e di cui diamo conto in questa recensione, rientra tra i prodotti di punta di I.R.I.S. e, potenzialmente, è un altro prodotto di grande interesse per vari aspetti. Vediamolo da vicino.
Iriscan Book 3 che cos’è
IRIScan Book 3 (distribuito in Italia da Attiva) è una famiglia di scanner portatili a forma di barretta, sufficientemente piccoli da entrare in una borsa o una 24 ore, alimentati a batterie AAA. Il loro scopo primario è quello di fornire un sistema di acquisizione di documenti per ogni luogo dove non esiste la possibilità di installare o non è conveniente avere uno scanner piano: una fiera, una biblioteca, in viaggio. In queste situazioni gli IRIScan Book 3, veri e propri scanner documentali mobili, permettono di catturare testi, depliant, biglietti da visita, da riutilizzare successivamente o da archiviare.
Grazie ad un OCR il testo può in una fase successiva essere trasformato in un PDF ricercabile o direttamente in un documento di Word da rimaneggiare. Se state pensando che iPhone o iPad, con la loro fotocamera e un software dedicato, possono fare la stessa cosa, vi sbagliate perché grazie alle dimensioni (la larghezza è quella di un A4), al fattore di forma e al fatto che si tratta di un dispositivo studiato ad hoc per la scansione di documenti, un IRIScan Book 3 permette di avere una superiore qualità delle immagini e quindi un trattamento dei documenti molto più preciso.
Il dispositivo è venduto in due versioni: IRIScan Book 3 e Iriscan Book Executive 3. Il funzionamento dei due dispositivi è del tutto identico, anche se sono molto diversi dal punto di vista estetico. Ma la differenza principale sta nel fatto che il modello Executive ha anche il Wi-Fi che ne permette il collegamento diretto ad un computer e ad un dispositivo mobile, sia esso iOS che Android. Il vantaggio con quest’ultimo assetto è nel poter portare con sé un sistema completo, di poter acquisire sul posto un documento, trasformarlo in testo e spedirlo nella “nuvola” ovvero su Dropbox, Google Drive, Eevernote e così via, senza usare un computer. Sarà anche possibile mandare immediatamente via mail una scansione o salvarla come immagine nel rullino di immagini per un successivo trattamento OCR o trasferimento sul computer.
Iriscan Book Executive 3 cosa c’è nella scatola
I.R.I.S. con Iriscan Book Executive 3 non ha certo lesinato con la dotazione. Nella scatola, scanner e batterie a parte (4 per Iriscan Book Executive 3), troviamo: una scheda MicroSd da 2GB con adattatore SD, un custodia, un cavo USB, un CD con Readiris 14, software OCR d’eccellenza, forse il meglio sul mercato oggi, che da solo ha un valore di 99 euro, Iriscompressor Pro (69 euro), un’applicazione che comprime i documenti in PDF, crea documenti PDF ricaricabili da immagini, unisce documenti in PDF in un solo file.
In più abbiamo un abbonamento di un anno a Evernote Premium (40 euro) e un buono sconto del 20% per il prossimo acquisto di un prodotto I.R.I.S. In un universo dove quando si acquista un prodotto di qualsiasi tipo si deve sempre pensare a quel che manca, qui possiamo comprare a cuor leggero: nella confezione c’è tutto quel che serve per usare in maniera produttiva il dispositivo e forse più di quanto sarebbe persino legittimo attendersi. Solo le istruzioni, in formato PDF e memorizzate su un CD, sono sorprendentemente scarne al punto da costringerci, come vedremo, a procedere a tentoni per capire come operano alcune funzioni.
Iriscan Book Executive 3 com’è fatto
L’Iriscan Book Executive 3 ha un aspetto robusto e pare realizzato con plastiche di buona qualità. Le batterie si trovano in un comparto sotto la parte superiore non facilissimo da individuare (chi scrive ha dovuto ricorrere al manuale per capire come dove inserire le stilo). Su di esso troviamo quattro interruttori di aspetto, al contrario del case dello scanner, non particolarmente robusto; uno, quello principale, è un tasto tondo che si deve tenere premuto per un paio di secondi per accendere lo scanner; lo stesso tasto premuto brevemente attiva la funzione di scansione. Altri due tasti li troviamo sui due lati. Uno dei due serve a regolare il formato di acquisizione (JPG e PDF, bianco e nero o colore), il secondo a modificare la risoluzione (300 dpi, 600 dpi o 900 dpi).
Nell’Iriscan Book 3 Exectutive abbiamo anche un terzo interruttore a tre posizioni il cui funzionamento è descritto solo sommariamente nella documentazione. Di esso si apprende solo che collocato nella posizione centrale attiva la rete Wi-Fi, trascinato a destra spegne il Wi-Fi; solo dopo qualche esperimento siamo riusciti a capire che lo spostamento nella parte sinistra (dove si legge un generico “set”) serve a modificare la password del wireless. Da segnalare che internamente al comparto batterie troviamo anche due tasti nascosti in un foro, da utilizzare con una graffetta, per regolare data e ora e per formattare la card MicroSD. Infine c’è anche un display monocromatico.
Questo elemento è la parte di gran lunga più discutibile dell’intero scanner. Si tratta di un minuscolo schermo a cristalli liquidi che ricorda quelli dei dispositivi anni ’90; aria retrò a parte quel che c’è di più grave è che le scritte che presenta sono quasi illeggibili per dimensioni, contrasto ed intensità.
La ragione per cui I.R.I.S. ha usato una componente tanto mediocre, mentre l’IRIScan Book 3 ha un differente schermo molto più grande e anche a colori e con tanto di anteprima del documento acquisito, è probabilmente da cercare nella necessità di abbattere il consumo, elevato a causa della presenza del Wi-Fi. Intenzione apprezzabile, ma certamente si poteva fare di molto meglio nella scelta della componente. Anche i LED che accompagnano il display, per altro, sono di mediocre qualità e piccolissimi, ma in ogni caso fanno il loro dovere più di quanto non riesca a farlo lo schermo a cristalli liquidi.
Iriscan Book Executive 3 come funziona
Iriscan Book Executive 3 è uno scanner manuale, in senso stretto; sarà infatti la nostra mano che muovendo lo scanner sulla superficie da acquisire determinerà la memorizzazione del testo o dell’immagine. Questo aspetto rende necessario l’impratichirsi, tenendo in considerazione il fatto diversi aspetti che andremo successivamente ad illustrare, dalla velocità all’orientamento. Lo scanner è in grado di comprendere in autonomia quando abbiamo tenuto una velocità di scansione troppo veloce annunciandoci un errore mediante un LED rosso. Una volta acquisiti, i documenti saranno memorizzati nella scheda MicroSD. A questo punto possiamo scegliere se trasferire il documento via USB o via Wi-Fi. Nel primo caso quel che dovremo fare è collegare lo scanner al computer usando il cavo incluso nella confezione, nel secondo caso tutto dipende dal dispositivo che andremo ad utilizzare.
Iriscan Book Executive 3 e il Wi-Fi
Una volta acceso lo scanner e attivato il Wi-Fi, l’Iriscan Book Executive 3 crea un suo network che apparirà nella lista dei punti di accesso del Mac, del PC o del dispositivo mobile. Nel caso stessimo usando un Mac o un PC, una volta collegati al punto di accesso, dovremo lanciare il browser e accedere mediante un indirizzo (10.1.1.1) e scaricare i documenti. Ma visto che se c’è un computer c’è anche una porta USB, il Wi-Fi non ci pare una funzione particolarmente utile se usato con un computer; in questo caso lo scanner viene montato come fosse un lettore di schede e il contenuto della card sarà accessibile dal desktop.
Diverso il discorso in presenza di un dispositivo mobile. Poter accedere a documenti scansionati in mobilità, usando uno smartphone o un tablet, ci consente di lasciare a casa il computer e poter mandare direttamente i documenti acquisiti via mail, o collocarli su un servizio cloud o nel nostro streaming foto, per una immediata condivisione. Il dispositivo si può collegare al web server dello scanner sia attraverso il browser (usando sempre l’indirizzo 10.1.1.1) oppure mediante un’applicazione dedicata che si scarica da Apple Store o da Google Play.
L’app permette di annotare il documento, ruotarlo, evidenziare parti con un pennarello evidenziatore virtuale, ritagliarne elementi e spedirlo. Non permette però di riconoscere il testo direttamente sul dispositivo; per questo è necessario acquistare Readiris for iPad, un OCR per dispositivi mobile che costa 33,99 euro.
Va detto che nel corso della nostra prova la connessione Wi-Fi si è dimostrata in qualche occasione problematica in parte per la tendenza a subire le interferenze da parte di altri punti di accesso, in parte per alcuni congelamenti del sistema nel passaggio da connessione Wi-Fi a connessione via cavo USB. Il collegamento saltuariamente va anche in time out (quindi non si collega) quando usando un dispositivo mobile ci si scollega e poi si tenga a ricollegarsi. In ogni caso, una volta trovata la chiave per rendere affidabile la connessione, il sistema funziona bene. Ci si collega allo scanner, si lancia l’app, si avvia la sincronizzazione e si avvia il trasferimento che avviene molto rapidamente.
L’acquisizione dei documenti
l’Iriscan Book Executive 3 richiede un certo apprendimento per essere realmente efficiente e questo per il suo particolare fattore di forma. La barretta è funzionale quando si tratta di acquisire documenti in formato A4 su foglio singolo o depliant, tutto quanto è spesso pochi millimetri e non è rilegato; in questo caso basta “farsi la mano” con la velocità di scansione per evitare di incorrere in errori di scansione e avere sempre scansioni di buon qualità.
Diverso e più complesso il discorso sull’acquisizione di libri. In questo caso, vista la piegatura al centro determinata dalla rilegatura e vista la posizione della fessura di scansione dello scanner, che ha un margine diverso a sinistra rispetto a destra e in basso rispetto l’alto, si deve provare e riprovare per trovare la giusta direzione. In alcuni casi sarà meglio andare dall’alto verso il basso, in altri casi dal basso verso l’alto, in altri da destra verso sinistra o in direzione contraria, questo per centrare il testo.
In alcuni casi potrebbe essere comunque molto complesso se non impossibile acquisire adeguatamente un testo collocato in un libro. Questo avverrà quando il margine è ridotto sia verso la rilegatura che verso la parte esterna. Nel primo caso una parte del testo non sarà acquisita, nel secondo caso non riusciremo a trascinare lo scanner correttamente fino alla fine della pagina perché cadrà oltre il bordo prima di avere terminato la scansione, distorcendo la parte finale dell’immagine.
Per quanto riguarda un giornale, invece le cose sono molto più semplici, nonostante le colonne, le immagini, le tabelle. Il software di corredo riesce a distinguere in maniera eccellente le varie componenti di una pagina e a creare sequenze di testo con elementi da legare uno all’altro. Il software è anche in grado di correggere le immagini, ruotandole, raddrizzandole, schiarendole.
Comunque, una volta trovata la giusta posizione, la qualità delle immagini risulta quasi sempre buona, specialmente in bianco e nero. Anche nelle foto a colori se si tratta di trattamento testi o di acquisire depliant senza la pretesa di avere immagini da riciclare per un altro stampato, l’Iriscan Book Executive 3 fa il suo dovere, tenendo in considerazione che non si tratta di uno scanner piano e acquisire immagini non è il suo compito primario.
Autonomia
L’autonomia ci è parsa abbastanza buona. Nel corso della nostra prova, dopo avere esaurito in pochi minuti le batterie in dotazione, evidentemente di qualità bassa o forse conservate non in maniera perfetta o forse tutte e due le cose, e collocate nello scanner batterie alcaline di buon livello, abbiamo svolto tutte le prove necessarie per scrivere questa recensione e l’indicatore era sceso di una sola tacca su tre totali. I.R.I.S. in ogni caso dice che 4 batterie sono sufficienti a scannerizzare 1600 pagine in A4 o 900 pagine e a trasferirle via Wi-Fi.
Ci si potrebbe chiedere perché I.R.I.S. ha scelto di usare batterie standard invece che un pacco batterie ricaricabile; la risposta potrebbe essere nella capacità di una buona batteria AAA che tipicamente è di 1200 mAh, 4 forniscono quindi 4800 mAh, circa la capacità della batteria di un iPad mini che però ha una componente molto più grande; avere lo stesso volume di composto chimico dentro ad un Iriscan Book 3 avrebbe richiesto aumentare di molto il peso e anche fa crescere le dimensioni. Potete sempre usare batterie ricaricabili di tipo AAA e in ogni caso se avete un PC potete usare anche lo scanner senza batterie; basterà collegarlo al PC per la scansione diretta, anche se viene meno la portabilità del dispositivo.
Il software in dotazione
Questa è una recensione dell’hardware e non di Readiris 14 o di Iriscompressor Pro, ma non possiamo concludere il nostro sguardo sul dispositivo senza un cenno almeno generale sui due principali elementi del bundle software e in particolare su Readiris 14. Come accennato in apertura si tratta di un OCR d’eccellenza che anche in abbinamento a questo scanner mobile dimostra tutto il suo livello. L’aspetto più impressionante non è tanto la precisione nella lettura dei caratteri, comunque pressoché perfetta, che troviamo anche in altri programmi, quando l’intelligenza nel distinguere testo, da parte grafica da tabelle e trattare il tutto di conseguenza.
È anche in grado di ritoccare l’immagine per migliorare il riconoscimento, di orientarla e di creare documenti in formato testo, tabelle di Excel oppure documenti di Word misti, con tabelle testo ed immagini. Potremo anche correggere il programma, dicendogli che un elemento che ha individuato come testo è in realtà una immagine o che una tabella va trattata come testo.
Nelle immagini più sotto, vedete come Irisreader è stato in grado di leggere due documenti in PDF, trasformandoli in documento Word. Readiris 14 è infatti in grado di importare qualunque immagine e qualunque documento in PDF, non solo quelli creati con Iriscan Book Executive 3, trasformandoli con precisione in testo e rappresenta un enorme valore aggiunto al pacchetto; potremo ad esempio acquisire documenti con uno scanner piano oppure con iPhone e sottoporgli in pasto il documento in formato PDF o JPG per trasformarli in formato editabile.
Iriscompressor Pro è un programma molto semplice dal punto di vista dell’interfaccia che però svolge funzioni molto interessanti. La più interessante è la compressione di documenti in PDF. Un test che abbiamo svolto ci ha permesso di ridurre un documento da 21 a 14 MB e da 16 a 11 MB, con un vantaggio tra il 30 e il 33%. La qualità dei caratteri viene comunque compromessa, ma si deve comprendere che la funzione di Iriscompressor Pro è quella di compattare documenti di testo per successivamente usarli per il riconoscimento dei caratteri, non per una archiviazione o la stampa. Abbiamo anche testato la trasformazione di un documento di testo JPEG in documento PDF, molto rapida ed efficiente, e l’unione di più documenti in PDF, che opera con uguale efficienza.
Conclusioni
Iriscan Book Executive 3 è un prodotto studiato appositamente per l’acquisizione di documenti in mobilità, che può essere utile ad una vasta gamma di utenti: studiosi e studenti, personale che lavora in una fiera, rappresentanti, lavoratori di uno studio di desktop publishing. La peculiarità del Wi-Fi, nonostante l’implementazione sia un po’ ruvida, rende questo scanner molto interessante in particolare per chi ha un dispositivo mobile, smartphone o tablet; grazie alla connessione potremo facilmente scambiare documenti sul cloud o archiviarli in locale senza portarci dietro il computer.
La qualità dei documenti acquisiti è molto buona quando il documento è di qualità, ma per avere efficienza si deve sviluppare dimestichezza con l’hardware e avere anche “collaborazione” da parte degli editori. In caso di libri troppo grandi o troppo piccoli, con margini ridotti, può risultare molto difficile se non impossibile acquisire il testo, oppure essere costretti a ricorrere ad una acquisizione per parti separate. Fortunatamente la dotazione software di assoluta eccellenza per quantità e qualità, un pacchetto da solo rende ragione dei 129 euro richiesti per il prodotto, fornisce un cospicuo contributo nel risolvere alcune delle problematiche che ci troveremo ad affrontare.
Non si può invece ovviare in indipendenza ad alcuni limiti strutturali dell’hardware come l’uso di alcune componenti di bassa qualità, tra cui gli interruttori e soprattutto il display che sembra provenire da un dispositivo del secolo scorso. Non si deve pretendere un OLED, ma se display a cristalli liquidi deve essere, si dovrebbe almeno prevedere che sia leggibile senza ricorrere a movimenti da sommelier o estimatore di gemme per avere la luce giusta per capire che cosa ci dicono le scritte.
Indispensabile anche una documentazione più completa: molte funzioni sono solo sommariamente descritte e in alcuni casi del tutto ignorate, ad esempio non esiste alcun cenno su come resettare il dispositivo, come modificare la password del Wi-Fi o selezionare data e ora da attribuire alle immagini. Per sapere come procedere si deve procedere alla caccia al tesoro sul sito di I.R.I.S. e sperare di essere fortunati con Google. Questa è una lacuna perché nonostante lo scanner non sia particolarmente complesso, la presenza del Wi-Fi e la peculiarità del funzionamento potrebbero disorientare più di un utente.
Pro
– Uno dei rari prodotti per l’acquisizione di testi e immagini in mobilità
– Il Wi-Fi lo rende perfetto per l’uso con un dispositivo mobile
– Pacchetto software di assoluto livello
Contro
– Alcune componenti di qualità dozzinale
– Implementazione ruvida e con qualche bug del Wi-Fi
– Documentazione insufficiente
Iriscan book executive 3 è distribuito in Italia da Attiva; nei negozi tra cui quelli Apple si trova a 129 euro