L’iPod Touch non è un iPhone semplicemente privato di connettività telefonica; piuttosto è un capostipite della prossima generazione di iPod. Questo il parere, piuttosto autorevole, espresso da iSuppli, una società specializzata in analisi del mercato della componentistica al termine di un esame dettagliato svolto smontando pezzo per pezzo il player.
Il primo elemento che iSuppli fa notare è che nonostante l’aspetto esteriore abbastanza simile a quello di iPhone, l’iPod Touch è del tutto differente dal punto di vista dell’ingegnerizzazione. Apple è riuscita a modificare la scheda madre per rendere più sottile il dispositivo; lo spazio liberato è stato usato per installare più memoria (Toshiba nel modello analizzato da iSuppli); la Nand è la seconda componente più cara del telefono (32$ nella versione da 8 GB) dopo il display (44$). Il display vero e proprio viene fornito da diversi produttori (Sharp, Epson, Toshiba Matsushita), ma la parte che permette di implementare il Multitouch, come per iPhone, viene fornita da Balda, Wintex e Optrex. Complessivamente Apple spende circa la metà del costo totale di iPod Touch per acquistare i materiali e assemblarli; ovviamente a questi costi si deve poi aggiungere quanto serve per il marketing, la distribuzione, la logistica, l’immissione sul mercato, la vendita.
Secondo Andrew Rassweiler, l’analista che ha completato l’analisi, sostiene che il design dell’iPod Touch sarà il modello intorno a cui Apple disegnerà i prossimi iPod. Il Classic sarà l’ultimo prodotto musicale di Apple ad usare un disco fisso e progressivamente, dice iSuppli, la Clickwheel smetterà di essere usata come sistema di controllo di iPod lasciando spazio ai touch screen.
Rassweiler prevede che l’attuale iPod Touch resterà in commercio per un anno con un aggiornamento nel terzo quarto del 2008. La previsione di vendita è di circa 8 milioni di pezzi.