Per la prima volta nella storia della commercializzazione di iPod i profitti che derivano dal player potrebbero essere in calo. Questa la previsione di Toni Sacconaghi, un analista di Bernstein Research, pubblicata nel corso della giornata di ieri. A mettere a rischio la crescita del fatturato di iPod non sarebbe un calo delle vendite o una diminuzione della sua popolarità , ma lo sbilanciamento del mercato a favore di dispositivi a basso costo, quali gli iPod nano e gli iPod shuffle, a scapito dei più costosi iPod 5G.
Sacconaghi prevede che il numero di iPod venduti nel corso del trimestre possa passare dai 14 milioni di dello stesso periodo dello scorso anno a 17,5 milioni, ma tra questi un grande numero (circa il 21%, almeno negli Usa) sarebbe costituito da iPod shuffle. Questo si tradurrebbe in un calo del prezzo medio per ogni iPod venduto del 22% che a sua volta significherebbe il 3% in meno nel fatturato determinato dagli iPod. Ad incidere sui profitti anche il fatto che gli Apple Store, punti vendita dove Apple introita l’intero prezzo del player, avrebbero ceduto parte delle vendite ai negozi di terze parti, che invece ricavano un profitto che n on va ad Apple.
Secondo Sacconaghi una parte degli investitori potrebbe essere sorpresa da questa situazione, ma l’effetto sul valore del titolo AAPL finirebbe per essere limitato visto che Apple ha appena annunciato un prodotto costoso come l’iPhone che a breve termine dovrebbe annullare del tutto l’inevitabile trend al ribasso nel fatturato di iPod.
Un altro elemento che dovrebbe tranquillizzare Wall Street sarebbero le vendite di computer Mac. Secondo Sacconaghi Apple sarebbe riuscita a vendere 1,68 milioni di Computer, il 34% in più dello scorso anno, con un incremento del 30% del fatturato. Anche qui lo scarto tra fatturato e numero di macchine vendute sarebbe effetto del calo del prezzo medio del singolo PC.
Le previsioni di Sacconaghi saranno messe alla prova questa sera quando alle 23 ora italiana Apple presenterà il risultato del trimestre fiscale. Secondo la maggior parte degli analisti il fatturato dovrebbe aggirarsi intorno ai 6,5 miliardi di dollari con un profitto nei pressi degli 80 centesimi per azione.