Il “Coso”, come lo avevamo battezzato qui a Macity negli ultimi giorni, è dunque un riproduttore MP3, niente di più niente di meno. Le più sfrenate fantasie di opinionisti e “futorologi” sono quindi andate smentite anche se sarebbe inadeguato liquidare iPod, questo come ormai i nostri lettori sapranno, il nome del “Coso” come qualche cosa di già visto sarebbe assolutamente inadeguato. Le novità rispetto ad un comune MP3 ci sono e sono parecchie. Vediamo le principali.
In primo luogo iPod, il cui case metallescente (in acciaio anodizzato) si abbina alla perfezione con iBook e Titanium, non usa le tradizionali memorie Ram al suo posto c’è un HD da 5 GB in grado quindi di contenere un migliaio di canzoni in qualità alta (160 kbps). In secondo luogo iPod, al contrario della stragrande maggioranza dei riproduttori MP3 si connette al Mac via FireWire e non via USB il che rende il trasferimento rapidissimo.
La novità di maggior rilievo però è nel software che gestisce la riproduzione audio. iPod è infatti in grado di gestire direttamente le playlist di iTunes 2, una nuova versione della popolare applicazione Apple, mantenendo sicronizzata la cartella musicale del vostro Mac con quella contenuta nel dispositivo portatile. Da notare che è presente anche un display che mostra il titolo delle canzoni, la loro lunghezza e, mediante una barra grafica, lo scorrimento della stessa.
Tra le novità interessanti anche la ricarica della batterie mediante il cavo FireWire oppure mediante alimentatore, una protezione dai “salti” in lettura attuata mediante 32 MB di Ram (che garantiscono 20 minuti di musica precaricata in menoria). iPod è anche in grado di riprodurre musica AIFF (anche se ovviamente il numero di canzoni sarà di molto più piccolo delle 1000 ipotizzate in MP3). iPod supporta nativamente diverse lingue. Oltre all’inglese il francese il tedesco e il Giapponese.
Infine le dimensioni: lunghezza 10,2 centimetri, larghezza 6,1 cm, spessore 1,9 centimetri peso 185 grammi.
Insomma, a conti fatti, forse non si tratta della “rivoluzione” che aveva prefigurato qualcuno (e molto vicino a come aveva ipotizzato ieri Macity) ma certo non è una replica dei riproduttori MP3 che hanno presentato. Per contenuti tecnologici, qualità del design e “trasparenza” al MacOs si tratta invece di un prodotto di rilievo.
Peccato, piccola nota di demerito, a giudizio di chi scrive, per il prezzo. 399$, quasi un milione al cambio e al lordo delle tasse, non appare particolarmente competitivo, soprattutto non alla portata di tutte le tasche, in particolare del pubblico più interessato al settore, quello dei giovani e dei giovanissimi.