Mancano ancora tre mesi al rilascio della versione 2.0 del software di iPhone, ma qualcuno si è già preoccupato di bucarlo per vedere di installare applicazioni di terze parti. Immagini di una versione ‘jailbroken’, ovvero sulla quale è possibile installare applicazioni indipendenti, sono apparse sul sito dell’iPhone Dev Team, il gruppo di sviluppatori che si occupano di modificare il firmware per renderlo compatibile sia con software di terze parti sia con le schede Sim non autorizzate ufficialmente da Apple.
La comparsa di una versione craccata di iPhone software sorprende un po’, per la ragione che attualmente sono poche le realtà autorizzate a mettere la mani sul firmware che è ancora in versione beta. Se, infatti, il kit di sviluppo è stato concesso a tutti coloro che hanno firmato un accordo di utilizzo, non altrettanto si può dire per la versione beta del software iPhone, in possesso di un ridotto numero di sviluppatori scelti dalla stessa Apple. Un secondo aspetto da annotare è che iPhone 2.0 è finalizzato, essenzialmente, ad aprire iPhone ad applicazioni di terze parti, ovvero a rendere semplice e disponibile a chiunque l’installazione di applicazioni che aumentano le funzionalità del telefono, praticamente quel che fa il processo di jailbroken. Evidentemente, anche se è vero l’hack sarà meno necessario, gli sviluppatori di questa soluzione ritengono che ci sarà comunque ancora richiesta, da parte di quegli sviluppatori che si rivolgono a clienti che chiedono prodotti le cui caratteristiche non sono previste dall’accordo di licenza da parte di Apple o che non vogliono versare la percentuale del costo dell’applicazione (30%, lo ricordiamo) per la distribuzione via App Store.
L’arrivo di una versione modificata di iPhone 2.0 e la sua disponibilità nelle mani del gruppo dell’iPhone Dev Team, lascia aperta la speranza che possa arrivare anche presto una versione ‘Sim unlock’ del software, ovvero priva del vincolo ai gestori previsti formalmente da Apple.